Scariolo felice, lascia aperta la speranza in Eurolega
«Siamo ancora in corsa per i playoff», ma contro il Maccabi mancheranno tre giocatori
In un colpo solo, Sergio Scariolo allunga la striscia positiva in campionato e allunga su Milano, finita a -4 dopo la sconfitta a Brescia. Sulla classifica nessun calcolo, ma la vittoria su Pesaro ha valore per il tecnico bianconero: «Sono contento, non era facile perché Pesaro gioca bene, aggressiva e il ricordo della partita dell’andata era ancora vivo. E noi giocavamo a meno di 48 ore dalla partita durissima contro il Real Madrid: abbiamo faticato all’inizio, poi serietà e professionalità hanno preso il sopravvento. Nel terzo quarto è arrivato un break importante, che ci ha permesso anche di gestire i minutaggi». Il -9 iniziale è stato un campanello d’allarme, ma la reazione è stata immediata e Scariolo sottolinea le sole otto palle perse e la svolta difensiva del secondo tempo. «Abbiamo allungato i minuti di buona intensità difensiva, dai 5-6 del primo tempo a quelli del terzo e quarto quarto, che ci hanno portato a +20».
Ora c’è il doppio impegno di Eurolega contro Maccabi e Efes, da affrontare senza gli infortunati Cordinier, Pajola e Teodosic che resteranno a Bologna: «Dovremo essere seri se su un campo tremendo come Tel Aviv non hai i cinque sensi sulla partita ti possono spazzare via e noi non vogliamo mollare. Siamo ancora matematicamente in corsa, fin dal primo giorno abbiamo detto di voler essere in lotta fino all’ultimo ed è stato così: ora non vogliamo che fughe di motivazioni in avanti, pur umanamente plausibili, possano generare situazioni spiacevoli».
Serata di sorrisi anche per Iffe Lundberg, autore di una prova vivace da 11 punti e 8 rimbalzi: «Dopo l’ultima sconfitta in Eurolega contro il Real Madrid eravamo molto concentrati su questa gara, volevamo mettere in campo il giusto atteggiamento fin dal primo minuto e abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro per buona parte della gara, portando a casa una vittoria preziosa per il nostro campionato». Poi un excursus sul suo primo anno a Bologna, vissuto tra alti e bassi: «Amo essere qui, la città e i tifosi: mi sento di aver trovato una casa, per me e per la mia famiglia». Il tutto ancora a caccia della miglior condizione: «Come va il dito? Un po’ meglio, pian piano». E un sorrisetto sarcastico che fa capire che il 100% è ancora lontano. Vittoria anche per la Segafredo femminile che ieri ha battuto 90-51 Brescia centrando la 16° vittoria in fila e il primo posto al termine della regular season davanti a Schio.
” Nessuna resa Fin dal primo giorno abbiamo detto di voler essere in lotta fino all’ultimo ed è stato così