«Schiaffi e vessazioni alle atlete» Sospesa l’allenatrice indagata
La Procura federale: denunce convergenti di comportamenti inadeguati
Allontanata dall’insegnamento sportivo con effetto immediato. È la misura cautelare decisa dal Tribunale federale, su richiesta del procuratore avvocato Michele Rossetti, per l’istruttrice di ginnastica artistica della società imolese Biancoverde indagata dalla Procura ordinaria per maltrattamenti e stalking.
La 58enne, E.G., sarà sentita oggi pomeriggio dal Tribunale sportivo, che nel frattempo però ha notificato la «sospensione cautelare immediata da ogni attività sportiva o federale fino al termine delle indagini preliminari». Nell’ordinanza si legge che «la tecnica è destinataria di molteplici e convergenti denunce di comportamenti inadeguati nei confronti di allieve minorenni, sia di natura verbale che fisica». E ancora: «tali azioni appaiono reiterate nel tempo e poste in essere sino alla data odierna». Comportamenti che la Procura federale ha riscontrato attraverso le testimonianze delle ex allieve che hanno denunciato l’istruttrice ma anche di compagne che erano presenti agli allenamenti.
La sospensione si è resa necessaria, scrive ancora il Tribunale sportivo, vista «l’urnazionale
genza di interrompere tali azioni» e «il concreto ed attuale pericolo» che la allenatrice possa reiterarle. Schiaffi, pizzicotti, graffi sulle natiche di una bambina di soli 7 anni, sono alcuni degli episodi denunciati da quattro ex allieve della palestra che, nell’arco di un decennio, hanno avuto E.G. come istruttrice di ginnastica artistica. Le ginnaste, che oggi hanno dai 33 agli 11 anni, hanno presentato un esposto a fine gennaio alla Procura di Bologna tramite l’avvocata Patrizia Pancanti dell’associazione Change The Game, che già l’anno scorso ha fatto scoppiare il caso degli abusi tra le Farfalle della
di ginnastica ritmica.
«Ho subito pizzicotti ai polpacci così violenti e cattivi da provocarmi ferite sulla pelle e nell’anima», si legge in una delle testimonianze raccolta dall’associazione. E ancora: «una volta a Cesena quest’allenatrice mi obbligò a fare tante volte la fune anche se mi sanguinavano i calli sulle mani» racconta ancora un’altra ginnasta che parla di altri tecnici presenti che avrebbero assistito agli abusi. Un’altra ragazza ha raccontato di aver visto l’indagata «lanciare» uno step addosso a una ragazzina che aveva mal di schiena e non riusciva a fare la spaccata frontale: «Le ha messo lo step sulla schiena e ci è saltata sopra».
La società Biancoverde in un comunicato la scorsa settimana aveva difeso l’allenatrice, definendola «una professionista di spiccata esperienza, con una formazione di altissimo livello, che ha dedicato la propria vita all’insegnamento della ginnastica nel profondo rispetto di ciascuno dei suoi allievi». L’avvocato Carlo Machirelli, che la difende insieme alla collega Silvia Villa, spiega che «finalmente oggi la signora potrà dare la sua versione dei fatti nell’audizione dinanzi al Tribunale federale. Siamo fiduciosi sull’esito sia del procedimento sportivo che di quello penale». Il pm Augusto Borghini, titolare del fascicolo penale, invece, potrebbe fissare presto un interrogatorio in Procura.
Oggi l’interrogatorio
I suoi legali: finalmente potrà dare la sua versione, fiduciosi sull’esito finale