Corriere di Bologna

Fortitudo contro Cento stasera decisiva gara 4 basta una vittoria per la qualificaz­ione

- Enrico Schiavina

C’è una serie di playoff da cercare di chiudere stasera, solo a quello dovrebbe pensare una Fortitudo sul 2-1 contro Cento. Perché la sua gente, anche in un momento così, rischia di parlare di tutt’altro, se il proprietar­io Gianluca Muratori si prende la scena e all’improvviso fa i conti in tv, spostando l’attenzione su tutto ciò che col campo non c’entra: bilancio, debiti, potenziali acquirenti del club, Gentilini, Dalmonte, Sbezzi. Tutti argomenti scottanti, ma da mettere da parte almeno per un paio d’ore, finché non si sarà dato il colpo di grazia a un’avversaria in difficoltà, mentre Cremona già da cinque giorni aspetta tranquilla la vincente per la semifinale. PalaDozza ore 20.30

(diretta Lnp Pass e Radio Nettuno-Bologna Uno), una gara 4 per far fuori la Tramec e continuare la corsa, verso dove nessuno lo sa, visto che in serie A lo sanno tutti che non ci si può andare, ma intanto divertendo­si. Normale, quando si vince e si fanno novanta punti per volta si moltiplica l’entusiasmo, e tanto vale godersi il presente, specie dopo un anno di basket mediocre. C’è la possibilit­à di chiudere a favore una serie di playoff, qualcosa che in casa non capita da sei anni (3-1 su Treviso nei quarti di A2 del 2017), l’inerzia adesso è girata del tutto dalla parte della Flats Service, sarebbe un delitto non sfruttarla. Poi da vedere se sarà la stessa Cento vista due volte in fila in ginocchio, la sua immagine nell’affaticato Guido Rosselli che domani fa 40 anni, o qualcosa di diverso. Con la Benedetto che da ventiquatt­r’ore non ha più un general manager, bruscament­e congedato il bolognese Ivan Belletti, quello che interesser­ebbe alla Fortitudo di domani (e ad altre). Mentre la Fortitudo di oggi, che un gm non l’ha mai avuto (ma lo stesso Muratori ha ammesso apertament­e che varie operazioni di mercato le ha condotte Sbezzi), come uomo simbolo del suo buon momento ha scelto un altro bolognese, Matteo Angori. Sua la vetrina: «Ringrazio il pubblico che nella terza partita ci ha dato una bella spinta, ma nella quarta spero di averne anche di più. Non abbiamo ancora fatto niente, non sempre filerà tutto così liscio in attacco, per questo serve stare più che mai sul pezzo e migliorare ancora».

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Coach Matteo Angori (Ciamillo)

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