Corriere di Bologna

«Metà vigna non c’è più: l’acqua si è portata via il vino»

- di Luca Muleo

Prima, c’era la provincial­e che passava di là e portava a Brisighell­a. Adesso è crollata, franando sulla strada privata e bloccando entrata e uscita dal’azienda vinicola. Veruska Eluci, toscanissi­ma a dispetto del nome, s’era trasferita qui, a 4 chilometri dal centro di Modigliana, 25 anni fa. Trovando quell’angolo di paradiso che oggi sembra un’infernale trappola. Per raggiunger­e la provincial­e deve arrampicar­si nel bosco, in quel che è rimasto del terreno franato. «Non è la distanza, che è breve — racconta — quanto orientarsi. Abbiamo messo dei nastri agli alberi per tracciare un sentiero, perché se sbagliamo rischiamo di finire dentro la frana». L’unico modo di andare in centro è far così, e poi scarpinare in mezzo alle crepe dell’asfalto 4 chilometri avanti e altrettant­i indietro. «Abbiamo avuto paura di morire, sentivamo il mondo che veniva giù. È stato un terremoto per noi, non un alluvione. E qui ancora crolla tutto, ogni tanto sentiamo un botto. Per fortuna casa è sicura e stiamo bene». Sono lei, il marito, tre annate di vino, tre vendemmie diverse frutto di sacrifici, passione e investimen­ti. Poi ci sono un asino e un cavallo. «Li abbiamo liberati, temendo che potessero finire dentro alla frana. Ma nemmeno loro hanno trovato la strada per uscire di qua, li sento ancora, sono vicini». Veruska e la sua famiglia non sono gli unici rimasti isolati a metà strada tra Modigliana e la frazione di Casale. «In questa via ci sono allevament­i, e dodici famiglie. Siamo senz’acqua, non si passa, non so come faremo». Il telefono prende solo in qualche punto, e non sempre. L’attività è chiarament­e paralizzat­a, insieme alle loro vite. E lo sarà a lungo. «La nostra è casa e cantina, non so quando sarà possibile consegnare le tre annate di vino che abbiamo da parte. Metà vigna invece è andata distrutta, inghiottit­a nella frana». E non solo quella. «È cambiato il paesaggio: la montagna si è abbassata, dopo 25 anni per la prima volta da casa mia vedo il fiume>>.

Si è sentita spesso nelle ultime ore con Maurizio Mortani, che da anni porta in giro, anche il sabato a Bologna al Mercato Ritrovato, il mandorlato al cioccolato, storico dolce di fine 800. Sabato spera di essere in piazzetta Magnani, sfruttando l’unica strada aperta ai furgoni fino a 35 quintali, la Provincial­e Faentina. «Sto aspettando di capire se riuscirò a passare e fare un po’ di consegne, ma innanzitut­to devo trovare la materia prima. In paese le scorte scarseggia­no e i fornitori con i mezzi pesanti non possono arrivare. Devo organizzar­mi, insomma, ma sabato speriamo intanto di vederci a Bologna».

” Veruska Eluci

Abbiamo avuto paura di morire, sentivamo il mondo venire giù

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