Disagio adolescenziale, un cartellone di iniziative per dribblarlo
Sono quasi 31mila gli adolescenti che vivono a Bologna. Una galassia di persone guardata dagli adulti spesso con crescente preoccupazione a causa di nuove manifestazioni di disagio che soprattutto dopo la pandemia sono cresciute; di incertezze negli approcci relazionali ed educativi; e più in generale a causa di quelle richieste di prossimità e ascolto che gli stessi avanzano con fame ed urgenza. Per rispondere a queste sfide il Comune di Bologna ha varato, attraverso il Piano per l’Adolescenza, una serie di iniziative in grado di sollecitare i più giovani a mettersi in gioco da protagonisti. È il caso ad esempio del progetto Radar, realizzato in collaborazione con Archilabò e Baumhaus per gli under 25, che si rivolge a 30 ragazzi selezionati che tra luglio e novembre di quest’anno si cimenteranno in percorsi di volontariato della durata compresa tra 50 e 150 ore. Per chi aderirà, inoltre, sarà possibile ricevere un rimborso fino ad un massimo di 600 euro. Ma si andrà anche oltre. Prosegue e si amplia il progetto Sayes, in collaborazione con Volabo, per dare la possibilità ai ragazzi dai 15 anni in su di fare uno stage di 20 ore come volontario e al contempo, di conoscere le realtà associative del territorio. Si allarga l’offerta delle «Scuole aperte tutto l’anno» dopo le felici esperienze alle Farini e al Belluzzi. L’amministrazione comunale non dimentica anche il valore dello sport. E così sono pronti a partire il Tavolo delle associazioni sportive per favorire l’accesso agli impianti comunali e i nuovi protocolli per promuovere l’attività motoria a scuola. Spazio, infine, anche alle dinamiche sociali con il servizio di consulenza genitoriale ed il potenziamento e la messa in rete degli sportelli di supporto psicologico, richiesti a gran voce proprio dagli stessi adolescenti. «L’offerta che proponiamo — spiega l’assessore alla Scuola Daniele Ara — risponde a una grande visione d’insieme fatta di valori condivisi e progetti. Gli adolescenti non sono solo disagio e per questo vogliamo offrire loro varie opportunità di valorizzazione». «L’obiettivo è quello di mettere gli adolescenti al centro — gli fa eco la direttrice dell’area Educazione, Istruzione e Nuove generazioni Veronica Ceruti — non solo nel contesto scolastico ma anche extra-scolastico».
Più sport anche a scuola
Si punta a favorire l’accesso agli impianti comunali e sono pronti i nuovi protocolli per promuovere l’attività motoria a scuola