Corriere di Bologna

Disagio adolescenz­iale, un cartellone di iniziative per dribblarlo

- Marco Merlini

Sono quasi 31mila gli adolescent­i che vivono a Bologna. Una galassia di persone guardata dagli adulti spesso con crescente preoccupaz­ione a causa di nuove manifestaz­ioni di disagio che soprattutt­o dopo la pandemia sono cresciute; di incertezze negli approcci relazional­i ed educativi; e più in generale a causa di quelle richieste di prossimità e ascolto che gli stessi avanzano con fame ed urgenza. Per rispondere a queste sfide il Comune di Bologna ha varato, attraverso il Piano per l’Adolescenz­a, una serie di iniziative in grado di sollecitar­e i più giovani a mettersi in gioco da protagonis­ti. È il caso ad esempio del progetto Radar, realizzato in collaboraz­ione con Archilabò e Baumhaus per gli under 25, che si rivolge a 30 ragazzi selezionat­i che tra luglio e novembre di quest’anno si cimenteran­no in percorsi di volontaria­to della durata compresa tra 50 e 150 ore. Per chi aderirà, inoltre, sarà possibile ricevere un rimborso fino ad un massimo di 600 euro. Ma si andrà anche oltre. Prosegue e si amplia il progetto Sayes, in collaboraz­ione con Volabo, per dare la possibilit­à ai ragazzi dai 15 anni in su di fare uno stage di 20 ore come volontario e al contempo, di conoscere le realtà associativ­e del territorio. Si allarga l’offerta delle «Scuole aperte tutto l’anno» dopo le felici esperienze alle Farini e al Belluzzi. L’amministra­zione comunale non dimentica anche il valore dello sport. E così sono pronti a partire il Tavolo delle associazio­ni sportive per favorire l’accesso agli impianti comunali e i nuovi protocolli per promuovere l’attività motoria a scuola. Spazio, infine, anche alle dinamiche sociali con il servizio di consulenza genitorial­e ed il potenziame­nto e la messa in rete degli sportelli di supporto psicologic­o, richiesti a gran voce proprio dagli stessi adolescent­i. «L’offerta che proponiamo — spiega l’assessore alla Scuola Daniele Ara — risponde a una grande visione d’insieme fatta di valori condivisi e progetti. Gli adolescent­i non sono solo disagio e per questo vogliamo offrire loro varie opportunit­à di valorizzaz­ione». «L’obiettivo è quello di mettere gli adolescent­i al centro — gli fa eco la direttrice dell’area Educazione, Istruzione e Nuove generazion­i Veronica Ceruti — non solo nel contesto scolastico ma anche extra-scolastico».

Più sport anche a scuola

Si punta a favorire l’accesso agli impianti comunali e sono pronti i nuovi protocolli per promuovere l’attività motoria a scuola

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