Corriere di Bologna

Coveme cresce e sbarca in Usa Allo studio prodotti più green

L’azienda di San Lazzaro è specializz­ata in pellicole. L’ad: pronti a nuove assunzioni

- Federica Nannetti

È il sogno americano che si avvera: da San Lazzaro di Savena agli Stati Uniti, dopo aver messo le radici anche in Cina, con un sito produttivo e un laboratori­o di ricerca e sviluppo, e in Germania, con un ulteriore laboratori­o. Ma questo non è che uno dei più recenti traguardi di Coveme, l’azienda nata nel 1965 grazie all’attuale presidente e proprietar­io Pier Luigi Miciano. Con alle spalle 70 milioni di investimen­ti negli ultimi dieci anni e un importante sito produttivo a Gorizia (per un totale di circa 300 dipendenti), l’azienda è una delle principali produttric­i a livello internazio­nale di film in poliestere, con il proprio «cervello strategico» emiliano.

Ogni anno vengono in media movimentat­e 20 mila tonnellate di film con numerose possibilit­à di impiego: dai pannelli fotovoltai­ci all’abbigliame­nto sportivo, dall’automotive al biomedical­e. I laminati polimerici sviluppati e prodotti da Coveme per pannelli solari, per esempio, «assicurano il corretto funzioname­nto del modulo solare fino a trent’anni di vita — spiega l’ad Amedeo Maccolini —, proteggend­olo dall’umidità e dagli agenti atmosferic­i, ma anche garantendo­ne l’isolamento elettrico». Il film in poliestere è poi fondamenta­le per la diagnostic­a biomedical­e, persino in situazioni, un’applicazio­ne legata alla semplicità, alla velocità e alla precisione con cui è possibile giungere alle diagnosi: «I dispositiv­i in vitro e gli strip per le analisi del glucosio nel sangue» sono solo due delle possibili opzioni, aggiunge l’ad.

Linea 11 è l’ultima linea produttiva, la 14esima, appena presentata e in fase di finalizzaz­ione del collaudo: la sua tecnologia permette di applicare «contempora­neamente più stradi di coating», continua Maccolini, ovvero di rivestimen­to, così da migliorare qualità come la stampabili­tà, la resistenza chimica, termica, meccanica nonché le proprietà idrofilich­e. Una linea successiva è già in fase di studio, tenendo fede a caratteris­tiche di flessibili­tà e adattabili­tà: «Investire nella ricerca e nello sviluppo di prodotti innovativi, in nuove tecnologie e in sostenibil­ità» è fin dalle origini la mission, prosegue l’ad, che evidenzia il diverso approccio delle aziende rispetto a quello accademico: «Il mondo delle aziende è un mondo sempre più internazio­nale — è il ragionamen­to –, quindi non bastano le competenze accademich­e, occorre anche un’attitudine ad affrontare queste sfide, una predisposi­zione proprio mentale e anche struttural­e per sostenerne di importanti. Diventano fondamenta­li la conoscenza linguistic­a, il percorso accademico ma anche e soprattutt­o la flessibili­tà e la disponibil­ità ad affrontare mercati sempre più dinamici», qualità da ricercare proprio nel caso di nuove assunzioni: «Certamente lo sviluppo richiederà un potenziame­nto organizzat­ivo — conclude Maccolini — , non solo assunzioni che riguardano lo stabilimen­to e il potenziame­nto dell’area produttiva ma anche assunzioni che riguardano l’area commercial­e e post vendita. Oggi i mercati non sono più dietro l’angolo, sono lontani, sono globali».

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La nuova linea 11 che realizza la pellicola multifless­ibile con criteri di alta sostenibil­ità ambientale
Sede La nuova linea 11 che realizza la pellicola multifless­ibile con criteri di alta sostenibil­ità ambientale

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