Fortitudo all’ultima spiaggia, ma ora ci crede
Oggi gara 4 al PalaDozza contro Cremona, serve un’altra vittoria per allungare la serie
Stessa partita stessa ultima spiaggia, ma non è ancora ora di andare al mare per la Fortitudo. Atto quarto contro Cremona, potrebbe essere cambiato tutto o forse niente, nei fragili equilibri di una serie riaperta col batticuore in una folle gara 3, una magata per portarla al supplementare (Cucci) e un’altra per vincerla (Fantinelli), migliore in campo un terzo uomo (Candussi), ritrovato chi si era perso (Banks), esaltato un allenatore che molti snobbavano (Angori), il più convinto di tutti di potersela ancora giocare.
Ora ci credono in molti, ma lui l’aveva detto sullo 0-2: «Qualcuno mi ha dato del matto, ma io lo sapevo che questa squadra ne aveva ancora voglia». Si direbbe anche più del club, col suo presidente che si è affrettato a dichiarare di aver già raggiunto l’obiettivo: «E quel che verrà sarà tutto in più» l’ammissione di Di Pisa, già assicurato il quarto incasso nei playoff.
PalaDozza ore 18 (diretta Lnp-Pass e Radio NettunoBologna Uno), le ultime due in casa l’aquila le ha vinte di un punto, «con la nostra gente, che ringrazio, che ci ha dato una gran mano» aggiunge Angori. Anche se venerdì erano solo in 3.478 a credere ancora nella Fortitudo e nel potere del basket, ripagati da una grande partita. Chissà cosa è passato per la testa di Matteo Fantinelli, che in ventiquattr’ore è passato dallo scaricare un camion di materiale raccolto con le donazioni dei tifosi nella sua Faenza travolta dall’alluvione, al segnare il canestro più importante dei suoi cinque anni biancoblù. Il capitano che salva la sua squadra dall’eliminazione, con una perla da centro area, ballando attorno ai 208 centimetri di AJ Pacher, la palla pesante come un’incudine, comunque vada a finire è un bel premio per un ragazzo che l’anno scorso ha temuto di dover smettere. E che con tutti i suoi limiti tecnici rappresenta bene questa Effe in questa bizzarra stagione di A2, con la sua ritrovata voglia di giocare e di sbattersi, a prescindere dal livello e da tutto ciò che c’è attorno. Non è ancora l’ora delle grandi manovre societarie, col nome di Carlton Myers come potenziale presidentegm di una nuova proprietà che rimbalza di nuovo, c’è prima dell’altro basket da vedere, di qualità di gran lunga migliore di quello visto lungo otto mesi di mediocrità. Con caldo e stanchezza un fattore per entrambe, a questo punto ci sta tutto, anche che la Vanoli provi a giocarsi Lacey, per evitare a tutti i costi la quinta, mercoledì a Cà de Somenzi.