I conducenti Ncc in rivolta e la carovana rallenta i viali «Ora rivolgetevi al sindaco»
Slogan e 50 auto. Con loro un esponente di Villa Paradiso
Si sono ritrovati con una cinquantina di mezzi alle 7,30 di mattina per manifestare con un corteo la propria contrarietà alla Città 30. L’iniziativa promossa da alcuni Ncc (Noleggio con conducente) indipendenti e sposata da qualche tassista e da altri cittadini ha preso le mosse ieri mattina intorno alle 8,15 dal parcheggio della Ex Manifattura: una fila di auto e furgoni scortata dalle forze dell’ordine, che ha attraversato la città a suono di clacson, percorrendo via Stalingrado, i viali, il centro di Bologna per finire nella zona di piazza dell’Unità. «Noi ci siamo mossi solo adesso perché speravamo che il sindaco andasse avanti con sperimentazioni su piccole zone — spiega uno dei promotori Riccardo Busi — Fossimo stati interpellati prima, visto che noi ci viviamo in strada, sarebbe stato meglio. Questo provvedimento ci costerà servizi e c’è il rischio concreto, in caso di multe, di perdere punti della patente con conseguenti sospensioni e ritiri».
Il corteo di auto sui viali viaggia a 30 all’ora anche se il limite sulla strada è a 50. Qualcuno a bordo strada applaude i mezzi che sfoggiano cartelli di protesta con slogan come «Per reclami rivolgersi al sindaco». «La nostra è una voce di dissenso dettata dalla preoccupazione per un lavoro che vediamo messo seriamente a rischio», spiega un altro conducente, Davide Mangialardi, che annuncia nuove iniziative per la fine del mese. Al corteo partecipa anche un’esponente del Coordinamento Paradiso, quello dell’iniziativa sul film russo che ha scatenato tante polemiche: sulla sua auto fanno bella mostra alcuni volantini di un altro appuntamento, sabato alle 17 a Villa Paradiso, contro la Città 30 dal titolo “Bologna smart city: sogno o incubo?”: «Promettono ai cittadini una vita più a misura d’uomo, sicura e green — si legge — in realtà ha come fine il controllo e il disciplinamento delle popolazioni, utilizzando le tecnologie emergenti».
Un altro modo, insomma, di affrontare la questione. Sulla Città 30 tuona anche la UilTrasporti, che lamenta i disagi per bus e taxi: «Abbiamo avuto notizia questa mattina da un autista — spiega Max Colonna — che su tre ore di servizio ha accumulato 23 minuti di ritardo. E questo avviene senza che gli orari su tabella siano stati modificati e con personale e mezzi insufficienti». «Da tempo chiediamo più preferenziali per bus e taxi — gli fa eco Mirko Bergonzoni —, il limite a 50 sulle corsie e le convocazioni di veri tavoli sulla mobilità, che non siano luoghi in cui si comunicano decisioni già prese».
Duro, infine, il segretario generale dell’Emilia-Romagna Fabio Piccinini: «Non è la Città 30 che ci preoccupa — afferma — ma come è stata organizzata. Così sembra soprattutto una forma di pubblicità».
Le preoccupazioni Anche qualche tassista nel gruppo: «Così il nostro lavoro è messo seriamente a rischio»