Morante, Grotowski e il mago Bustric Il Ridotto fa Rumore!
Il Teatro Ridotto torna con un programma da qui all’autunno e fa «Rumore!». È lo slogan scelto per guardare al futuro dopo le celebrazioni dei primi 40 anni nel 2023. A ogni modo «un buon rumore», osserva Lina Della Rocca, direttrice artistica del piccolo e prezioso spazio di via Marco Emilio Lepido 255 dove Bologna sconfina in Lavino di Mezzo, «perché un rumore di tristezza è come il lardo sul burro e non stanno bene». Emblematica la frase (di Brecht) scelta per accompagnare il programma di un teatro che non è solo intrattenimento ma pedagogia, riflessione, stare insieme: «Si canterà ancora nei tempi bui? Si canterà ancora dei tempi bui». Le porte si aprono sabato 20 con Sergio Bustric, volto storico, «mago comico e dell’assurdo», per usare le parole dello storico del teatro Marco De Marinis. Il lavoro è Il circo delle pulci del professor Bustric (ore 21), brillante e sorprendente come è nelle sue corde.
De Marinis, che ribadisce la bontà del titolo della stagione – «è bellissimo e io voglio ricordarlo anche in relazione al rumore del tintinnare di chiavi in ricordo di Giulia Cecchettin» – sarà poi ospite il 25 gennaio per presentare il volume da lui curato Jerzy Grotowski. Il superamento della rappresentazione, con il regista e attore Marco Biagini che di Grotowski fu allievo e oggi è erede dei suoi principi. Il nome del grande regista polacco richiama pezzi di storia. Come quella di Eugenio Barba e il suo Odin Teatret, di cui si festeggiano i 60 anni. «L’altro giorno – ancora De Marinis – Barba mi ha mandato il calendario delle celebrazioni e ce ne sono in tutto il mondo». E Renzo Filippetti, lo storico fondatore con Lina Della Rocca del Teatro Ridotto, di quella storia è figlio.
Curiosa l’osservazione di Della Rocca: «Persone da ogni dove, dall’India al Giappone, sanno dove siamo. Chi ci abita accanto, non sempre». Lo prende come un dato positivo: «C’è sempre tempo per conoscerci». In cartellone c’è anche il suo nuovo spettacolo. «Dopo la morte di Renzo, la pandemia, la mia malattia, ora ho finalmente le energie giuste per una regia». Il titolo è Fole-Il soldato e la rosa, nuova produzione di Teatro Ridotto che debutterà il 18 maggio, è ispirato alla vita di Elsa Morante e vede in scena Antonella De Francesco. Il programma è molto eterogeneo. Tra una rilettura del Faust di Goethe nel monologo di Alessandro Casiglia ribattezzato Fausto (3 febbraio) e un ritorno a grande richiesta delle maschere della commedia dell’arte di Opera Prima Teatro con Zanni Zanotto e Covello Zanni (10 febbraio), c’è spazio anche per laboratori e workshop. Come quello di danza contemporanea con Marta Tabacco (24-25 febbraio).
Spazio anche al ricordo di Dalla con il reading multimediale Caro Lucio mi ispiro, progetto di Marco Ferlini con Saverio Mazzoni (2 marzo). E a debutti attesi come quello di Iben Nagel Rasmussen, che dell’Odin è stata storica attrice per ben 57 anni, qui in prima italiana in I Coralli della Memoria il 27 aprile (info programma teatroridotto.it).