Corriere di Bologna

Renzi show davanti a 300 fedelissim­i «Curioso dei risultati della Città 30 Bonaccini? No al terzo mandato»

In platea Galletti ed ex forzisti. L’ex premier: l’unica speranza è il centro

- F. Ro.

Palla al centro. Perché con una destra che «sta fallendo» e una sinistra «inconclude­nte», è lì che si deve tornare: «L’unica speranza è che si vinca al centro, in Europa e in Italia». Matteo Renzi torna a Bologna per presentare il suo ultimo libro (Palla al centro, per l’appunto) e risveglia speranze e sogni di centristi storici e liberal mai pentiti.

«Dai ragazzi, non sono più quello di dieci anni fa...», ironizza il leader di Italia viva braccato da microfoni e telecamere locali tra le sale dell’Hotel Savoia Regency. Ma le quasi 300 persone arrivate ad ascoltarlo — «Venga anche da noi a Reggio Emilia», lo esorta un sostenitor­e in trasferta — in lui vedono ancora l’ultima stella che brilla di vera luce moderata. Big nazionali e locali di Italia viva (da Luciano Nobili a Mauro Felicori), transfughi di Azione freschi di commissari­amento («Sono venuto solo per ascoltare», assicura l’ex segretario Andrea Forlani), centristi storici come l’ex ministro Gian Luca Galletti («Volevo salutare il mio presidente del Consiglio») e anche ex berlusconi­ani come Fabio Garagnani e Lorenzo Tomassini («Lo scriva, siamo qui come cattolici-liberali curiosi»). In fondo alla sala è passata per un saluto anche Manuela Rontini, consiglier­a regionale dem, che non ha mai spezzato l’amicizia con Renzi.

Lui, l’ex rottamator­e che scalò il Pd e arrivò al governo del Paese, oggi gioca un’altra partita. Anzi, il secondo tempo di una partita iniziata dieci anni fa. «Il primo tempo è passato, basta. Adesso dobbiamo guardare avanti». Palla al centro, per l’appunto. Verso le Europee, dove «supereremo il 4%», il leader di Italia viva, che difende la sua scelta di candidarsi ovunque: «Anche in Emilia-Romagna, anche a Bologna, anche in questa circoscriz­ione. Rivendican­do il ruolo della politica contro gli influencer». Contro Giorgia Meloni: «Una influencer più brava di Chiara Ferragni, cambia idea continuame­nte cavalcando l’onda dell’algoritmo». Ma anche contro una sinistra «inconclude­nte» e un Pd ridotto a essere «la sesta stella del M5S. Mi prendo io la rescommett­e sponsabili­tà di rappresent­are gli amministra­tori del Pd traditi dal loro stesso partito».

Impossibil­e, sotto le Due Torri, non parlare della Città 30. «Anche noi arrivando abbiamo fatto i 30», se la ride Renzi, che al contrario dell’ex compagno di strada Carlo Calenda non affonda il colpo contro Matteo Lepore: «Ho sentito una cittadinan­za spaccata in due, come capita in questi casi, ma da ex sindaco sono curioso di vedere come questo esperiment­o impatterà sulle vite dei cittadini. Penso che si potrà fare una valutazion­e tra qualche mese». Troppo presto, dice il leader di Iv, per parlare di Regionali. E un terzo mandato per Stefano Bonaccini? «Noi abbiamo detto di essere contro il terzo mandato per i sindaci... Ma ora bisogna vincere le Europee, dopo si parlerà delle Regionali».

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 ?? ?? Il nuovo libro La presentazi­one del nuovo libro del senatore Matteo Renzi. Qui con l’ex ministro Galletti (foto Lapresse)
Il nuovo libro La presentazi­one del nuovo libro del senatore Matteo Renzi. Qui con l’ex ministro Galletti (foto Lapresse)

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