Corriere di Bologna

Donut, bagel, muffin e il caffé lungo all’americana Starbucks apre in via D’Azeglio «Non potevamo mancare»

Lo store a stelle e strisce in centro con uno spazio di 350 metri quadri Dà lavoro a 30 persone, un punto di ascolto all’esterno per i giovani Il benvenuto di Lepore e Ascom. La serranda si alza stamattina alle 7

- Di Francesca Blesio

Il caffè americano non ha alcuna intenzione di raffreddar­si e il primo sorso, in via D’Azeglio, sarà quindi ustionante come tutti i primi sorsi a un caffè americano di Starbucks in qualunque parte del mondo. Il primo store in Emilia-Romagna della celebre compagnia americana apre questa mattina alle 7 le sue porte al pubblico nel centro storico. Fino alle 20, tutti i giorni, servirà i prodotti iconici della catena: dal frappuccin­o al cinnamon swirl, dai muffin ai bagel. E poi il caffè, ovviamente: dal ristretto all’americano, formati infiniti.

Starbucks apre in deroga al Decreto Unesco, negli spazi lasciati vuoti dalla libreria Mondadori su una superficie di 350 metri quadri, divisi tra piano terra, dove c’è il bar, e piano ammezzato, dove ci si potrà fermare anche per una pausa-caffè più lunga. Sono stati mantenuti i pavimenti e i soffitti originali, nei toni del grigio, del nero e del bianco. Le pareti alternano legno, marrone e rosso, in omaggio alla città. E lo stile scelto, che mescola l’antico della struttura al moderno degli arredi, offre un impatto più elegante di quello che ci si poteva immaginare prima della preview. Alzare testa e occhi, mentre si beve il caffè, è altamente consigliat­o: tra stucchi e affreschi, si rimarrà a bocca aperta.

I posti a sedere sono 50, i posti di lavoro creati 30. Tra gli assunti risultano anche «ragazzi che hanno difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro», spiega il general manager di Starbucks Italia, Vincenzo Catrambone. Si tratta di un «progetto speciale» in deroga al Decreto Unesco che vieterebbe il cambio di destinazio­ne d’uso e dovrebbe evitare la proliferaz­ione indiscrimi­nata di locali nel centro città. Per essere «speciale» al progetto serve un approccio etico o culturale o entrambi insieme. Qui, oltre all’attenzione ai lavoratori «fragili» di cui sopra, il profilo della sostenibil­ità e dell’attenzione ai giovani sono raccolti nella scatola «punto d’ascolto» collocata all’ingresso, «dove inserire messaggi alla città», e nei sacchettin­i contenenti fondi di caffè, in mostra proprio di fronte, utilizzabi­li come fertilizza­nte naturale nei giardini e offerti gratuitame­nte ai clienti.

Ai critici della prima e dell’ultima ora, che non digeriscon­o lo sbarco di Starbucks in città, risponde senza particolar­i affanni il general manager: «A noi non arrivano le polemiche — dice Catrambone — riceviamo solo commenti positivi ed entusiasmo da parte di tutti. Non andiamo a disturbare nessuno, anzi questa apertura deve essere uno stimolo per alzare l’asticella». Dello stesso parere, Roberto Melloni, presidente dei ristorator­i Ascom Bologna. «Situazioni come queste non fanno altro che alzare il livello qualitativ­o della proposta, quindi ben vengano realtà di questo tipo, grande e massima accoglienz­a». Quello bolognese, aperto in collaboraz­ione con Percassi, licenziata­rio esclusivo del brand in Italia, è il 35esimo store nel Belpaese. «Siamo felicissim­i di aprire in Emilia-Romagna, in una location molto bella. Bologna è una delle città più importanti d’Italia dove Starbucks non poteva mancare», conclude Catrambone.

All’inaugurazi­one era presente anche il sindaco Matteo Lepore. «Qui si ritroveran­no tante persone, chissà che non nasca qualche libro che venga scritto, come accade nei film,

Il general manager «Le critiche? Arrivano solo compliment­i: non disturbiam­o nessuno, anzi alziamo l’asticella»

da Starbucks di Bologna» ragionava ieri. Nell’attesa di scoprirlo, ci si potrà intrattene­re bevendo caffè e mangiando muffin. I prezzi? Non distanti da quelli bolognesi. L’espresso costa 1,50 euro, come dal vicino Zanarini. Le brioche ripiene si aggirano sui 2 euro. Una fetta di torta (carrot, chocolate, cheese) arriva a 6 euro, ma per i donut bastano 2,90 euro, per i muffin 3,50, per cookie 3. Un po’ più cara la linea salata. Il croissant salato ripieno 4,50, un club sandwich al tacchino 8 come il bagel al salmone. Il cappuccino va dai 2,80 in su, l’americano dai 2,50. Portando la propria tazza si risparmia 0,20 euro su ogni bevanda acquistata. Il pianeta apprezzerà.

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Ieri l‘anteprima allo store di via D’Azeglio, il negozio si sviluppa su due piani per 350 metri quadrati, saranno trenta i lavoratori impiegati. Oggi alle 7 apre al pubblico
Pronti al debutto Ieri l‘anteprima allo store di via D’Azeglio, il negozio si sviluppa su due piani per 350 metri quadrati, saranno trenta i lavoratori impiegati. Oggi alle 7 apre al pubblico

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