Corriere di Bologna

La partita di Sartori Il Bologna ora va meglio della «sua» Atalanta

Domenica spareggio che vale la Champions

- Di Alessandro Mossini

Con la sconfitta dell’Atalanta sul campo dell’Inter nel recupero di mercoledì, il Bologna si presenterà domenica al Gewiss Stadium da quarto in classifica, con due punti di vantaggio sulla squadra di Gasperini: un motivo d’orgoglio per tutto l’ambiente rossoblù e in particolar­e per Giovanni Sartori, che ha elevato lo status dell’Atalanta a realtà europea con il suo lavoro a Bergamo. E che in meno di due anni sta facendo lo stesso a Bologna. Alla Dea arrivò nel 2014, ereditando una squadra abbastanza datata e reduce da un 15° e un 11° posto: due anni complessi (17° e 13°), cominciand­o però a inserire elementi della futura ossatura come De Roon, Toloi, Gomez e l’attuale rossoblù Freuler, prima del boom con l’arrivo di Gasperini. Partito lento — 3 punti in 5 giornate e rischioeso­nero — il Gasp ha subito fatto la storia della Dea insieme a Sartori: quarto posto (che ai tempi valeva solo l’Europa League) e da quella stagione l’Atalanta è stata sempre in Europa ad eccezione dell’anno scorso, arrivando come punta massima a pochi minuti da una semifinale della Champions 2019/20, svanita per mano del Paris SaintGerma­in. Sartori — anche a causa delle ruggini con Gasperini — ha poi lasciato l’Atalanta nel 2022 per accettare l’offerta del Bologna: «Parto da una base migliore di quella che trovai a Bergamo», disse nel giorno della presentazi­one. Al primo anno, con l’intuizione Thiago Motta insieme al lavoro sul mercato, ha chiuso nono a 54 punti registrand­o subito i record della gestione Saputo (e chiari migliorame­nti del quadro economico) e si è tolto lo sfizio di espugnare Bergamo con uno splendido 0-2, ma in quel caso l’Atalanta ospitava il Bologna a +8 in classifica a 10 giornate dalla fine. Stavolta Sartori sfiderà il suo passato da pari a pari, anzi: in vantaggio, in quello che è un vero e proprio scontro diretto in chiave Champions. Uno scenario che proprio Gasperini si aspettava: «Ho paura che mi ritroverò tra i piedi fino alla fine il Bologna di Motta», disse un mese fa. Citando il tecnico, con cui sicurament­e il Gasp ha un rapporto migliore rispetto a Sartori, ma la sostanza resta quella.Intanto, per domenica (750 biglietti di curva ospiti bruciati in poche ore, mentre sono già 27.000 i presenti per Bologna-Inter) un’altra buona notizia è arrivata dall’infermeria: ieri Saelemaeke­rs si è allenato regolarmen­te in gruppo e ha smaltito la distorsion­e alla caviglia sinistra. Con il belga, Motta ha l’intera rosa a disposizio­ne per la sfida che vale una fetta di Champions. Per tutto il Bologna, compreso il grande ex Sartori.

La profezia del ds Parto da una base migliore di quella che trovai a Bergamo I timori di Gasperini Temo che mi troverò tra i piedi il Bologna di Motta

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Giovanni Sartori, ds del Bologna dal ‘22

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