Rossi e le Poesiole Viaggi, noia e vita con i Senza Soglia
Un concerto con letture di poesie è in programma stasera a Gallery 16 (ore 21). Protagonisti sul versante musicale il gruppo Senza Soglia, mentre aggrappato alla poesia ci sarà Alessandro Rossi con i suoi testi poetici tratti dal libro Poesiole del foresto edito nel 2022. Un incontro tra musica e versi che alternerà letture, note musicali, canzoni e chiacchiere. Alessandro Rossi è un documentarista, regista e sceneggiatore, che condivide la quasi totalità del suo lavoro con Michele Mellara. Tra le opere più famose figura il film Fortezza bastiani del 2002 che ha vinto il Premio Solinas come Miglior sceneggiatura ed è entrato in finale ai David di Donatello, ma anche diversi documentari come Le vie dei farmaci del 2007 (Miglior documentario Italiano a Torino CinemAmbiente), La febbre del fare uscito nel 2010 (Premio Film Archivio al Festival di Rio de Janeiro), God save the green del 2012 (Premio Cinema del Reale); Vivere che rischio distribuito nel 2019 (Premio del Pubblico Biografilm Festival; Miglior documentario al Raw Science Film Festival e Academy Award Selection per Oscar Best Documentary), 50 Santarcangelo festival del 2020 (Le Giornate degli Autori Venezia 2020) e Berchidda Live (Torino Film Festival 2023).
Proiettato in buona parte del mondo e trasmessi in più di 50 emittenti televisive di altrettante nazioni, il lavoro di Rossi passa anche attraverso la Mammut Film, di cui è socio fondatore, una delle più importanti società di produzione di documentari dell’Emilia-Romagna. Col suo primo libro si è cimentato con la poesia: «Ho scritto queste poesiole quasi esclusivamente nel corso di viaggi compiuti per realizzare o mostrare i documentari che negli ultimi anni ho girato con Michele Mellara oppure per partecipare a convegni o incontri o mercati del documentario», scrive Rossi nell’introduzione. Si scopre così nelle parole dell’autore, ciò che sospettavamo da tempo: le vacanze, i viaggi del mondo moderno sono quelle giornate mordi e fuggi, dove tutto deve essere immortalato e sbattuto sui social a imperituro ricordo. Viaggi di lavoro o di svago dove la noia ti può assalire da un momento all’altro e lo scrivere poesie, nella solitudine degli spostamenti, può salvare una giornata, o addirittura un pezzo di vita.
Poesiole che hanno fulminato l’attenzione dei Senza Soglia, gettatisi a capofitto nella scrittura di musiche a sostegno di queste parole nate lungo tanti viaggi. La band è un progetto artistico ispirato dal lavoro del giornalista bolognese Paolo Soglia, senza aver coinvolto Soglia, che vede Donatella Allegro alla voce, Daniele Branchini alla chitarra e voce, Federico Oppi alla batteria e Paul Pieretto al contrabbasso. Nel tempo si sono specializzati in canti di anarchia e amore ma nelle pagine di Poesiole del foresto hanno sbattuto il muso contro la poesia costruita su un melting pot di lingue: inglese, francese, tedesco, arabo, russo, italiano, dialetto bolognese, che rimbalzano impaurite da un viaggio all’altro.