Il delirio dell’avvocato fascista «Una sana prudenza cristiana avrebbe suggerito di levarla»
Minutillo e l’esposto (archiviato) contro l’evento
«Certo è che, dopo le migliaia di firme di protesta e dopo i numerosi esposti depositati e l’apertura di un fascicolo presso la Procura, uno spirito di sana prudenza cristiana avrebbe suggerito di togliere almeno quel quadro dalla mostra». L’avvocato forlivese Francesco Minutillo è un fascista dichiarato. Ed è anche il megafono dei cattolici più integralisti in lotta contro la mostra «Gratia Plena» di Carpi dove ieri un uomo è entrato, ha danneggiato l’opera «Inri San Longino» e ha ferito l’artista Andrea Saltini. Tutto questo non sembra aver turbato il legale romagnolo ammiratore del Duce e turista abituale a Predappio.
Nei giorni scorsi, Minutillo ha presentato un esposto per chiedere il sequestro dell’opera per «vilipendio alla religione cattolica, bestemmia ed esposizione di immagini blasfeme in un luogo sacro». Il quotidiano cattolico La Nuova Bussola aveva duramente contestato la mostra, Pro Vita e famiglia aveva lanciato una petizione online per dire «fuori l’arte blasfema dalle chiese» raccogliendo oltre 22mila firme. Del fascicolo nel frattempo è stata chiesta l’archiviazione. «Noi — continua Minutillo — avevamo chiesto il sequestro preventivo dell’opera per evitare che continuasse la sua permanenza offensiva oltre che provocatoria. Continueremo a coltivare con maggior convinzione la nostra azione giudiziaria». Minutillo, come detto, è un fascista dichiarato. Anzi è «un fascista democratico» come ha dichiarato nei giorni scorsi ospite di Cruciani e Parenzo a La Zanzara.
A poco è valso spiegare che i due concetti (fascismo e democrazia) sono in antitesi. Una lunga militanza nella destra, Minutillo è stato aspirante sindaco (656 voti), aspirante deputato e aspirante consigliere regionale (232 preferenze). Fu cacciato da Fratelli d’Italia quando propose «nuove leggi razziali», e un nuovo manifesto di Verona contro «islamici e negri» per combattere il terrorismo islamico. Durante la pandemia è stato portavoce dei no vax che volevano un referendum contro il Green pass. Fascista, no vax e ora contro l’arte blasfema. Niente male.