Corriere di Bologna

Il delirio dell’avvocato fascista «Una sana prudenza cristiana avrebbe suggerito di levarla»

Minutillo e l’esposto (archiviato) contro l’evento

- Di Marco Madonia marco.madonia@rcs.it

«Certo è che, dopo le migliaia di firme di protesta e dopo i numerosi esposti depositati e l’apertura di un fascicolo presso la Procura, uno spirito di sana prudenza cristiana avrebbe suggerito di togliere almeno quel quadro dalla mostra». L’avvocato forlivese Francesco Minutillo è un fascista dichiarato. Ed è anche il megafono dei cattolici più integralis­ti in lotta contro la mostra «Gratia Plena» di Carpi dove ieri un uomo è entrato, ha danneggiat­o l’opera «Inri San Longino» e ha ferito l’artista Andrea Saltini. Tutto questo non sembra aver turbato il legale romagnolo ammiratore del Duce e turista abituale a Predappio.

Nei giorni scorsi, Minutillo ha presentato un esposto per chiedere il sequestro dell’opera per «vilipendio alla religione cattolica, bestemmia ed esposizion­e di immagini blasfeme in un luogo sacro». Il quotidiano cattolico La Nuova Bussola aveva duramente contestato la mostra, Pro Vita e famiglia aveva lanciato una petizione online per dire «fuori l’arte blasfema dalle chiese» raccoglien­do oltre 22mila firme. Del fascicolo nel frattempo è stata chiesta l’archiviazi­one. «Noi — continua Minutillo — avevamo chiesto il sequestro preventivo dell’opera per evitare che continuass­e la sua permanenza offensiva oltre che provocator­ia. Continuere­mo a coltivare con maggior convinzion­e la nostra azione giudiziari­a». Minutillo, come detto, è un fascista dichiarato. Anzi è «un fascista democratic­o» come ha dichiarato nei giorni scorsi ospite di Cruciani e Parenzo a La Zanzara.

A poco è valso spiegare che i due concetti (fascismo e democrazia) sono in antitesi. Una lunga militanza nella destra, Minutillo è stato aspirante sindaco (656 voti), aspirante deputato e aspirante consiglier­e regionale (232 preferenze). Fu cacciato da Fratelli d’Italia quando propose «nuove leggi razziali», e un nuovo manifesto di Verona contro «islamici e negri» per combattere il terrorismo islamico. Durante la pandemia è stato portavoce dei no vax che volevano un referendum contro il Green pass. Fascista, no vax e ora contro l’arte blasfema. Niente male.

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La veglia I fedeli in preghiera (Copyright Roberto Brancolini)

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