«Amazon fa bene alle aziende del territorio» L’occupazione sale del 25%
L’indagine di Nomisma sul polo logistico di Castel San Giovanni
Quanto può valere nell’era dell’e-commerce e del prodotto on demand la prossimità con un grande polo logistico? Secondo lo studio di Nomisma, che ha analizzato il caso del centro di distribuzione Amazon a Castel San Giovanni (PC), la produzione di indotto di un hub di quella portata fa bene allo sviluppo economico del territorio.
La conclusione si legge nelle cifre del report «L’impatto degli investimenti logistici di Amazon sui territori: il caso di Castel San Giovanni». curato appunto dalla società di ricerca bolognese. Valutando i bilanci di oltre 900 imprese attive in 68 comuni nelle vicinanze del polo dal 2014 al 2022 è emerso che le aziende distanti a meno di 30 minuti d’auto hanno registrato un incremento del fatturato del 76% rispetto al più 46% delle imprese più lontane
Il magazzino, lo ricordiamo, è stato il primo centro di smistamento italiano del colosso dell’e-commerce, inaugurato nel 2011, e poi raddoppiato nelle dimensioni e totalmente rinnovato nel 2014. Concentrandosi sulle aziende manifatturiere quelle più prossime allo stabilimento, sempre nello stesso arco temporale, hanno registrato un incremento del volume d’affari del 66%, mentre quelle localizzati a oltre 30 minuti d’auto si sono fermati al 40%.
«Amazon rappresenta un’occasione di sviluppo territoriale a 360 gradi — spiega Francesco Capobianco, Responsabile sviluppo locale di Nomisma — che, specie nelle aree interne, è in grado di influenzare positivamente le dinamiche occupazionali, imprenditoriali ed abitative. Gli impatti di un player logistico di prim’ordine nel panorama globale, inoltre, veicolano innalzamenti degli standard quali-quantitativi e di sostenibilità ambientale con effetti di traboccamento non solo sulla filiera logistica, ma anche sul tessuto locale imprenditoriale tout court».
A proposito di effetti occupazionali, lo stesso polo nel piacentino impiega oltre 1.600 dipendenti a tempo indeterminato (triplicati negli ultimi 9 anni) di cui il 77% sotto i 40 anni, grazie anche a un tasso di stabilizzazione del 97% . Nelle aziende vicine, ancora, dal 2016 al 2023 si è rilevata una crescita del 25% degli addetti, mentre in quelle più distanti l’incremento si è fermato al 9%.
Nell’indagine infine anche il mercato immobiliare: nel bacino attorno al centro si è verificato un incremento del delle compravendite sia residenziali (9,3%,) che commerciali (7.8%).
«Oggi Amazon in Italia — rivendica Lorenzo Barbo, responsabile Amazon Italia Logistica — conta oltre 18.000 dipendenti a tempo indeterminato. Dal suo arrivo in Italia nel 2011 ha investito oltre 16,9 miliardi di euro» generando 100.000 nuovi posti di lavoro compresi i 60.000 creati dalle Pmi utilizzatrici dei servizi Amazon. «Guardando alla sola Emilia-Romagna — va avanti il manager — ad oggi l’azienda ha creato oltre 2.350 posti di lavoro stabile nei suoi otto siti presenti in regione. Sono infine oltre 1500 le Pmi che vendono su Amazon e che nel 2022 hanno esportato prodotti per un valore di oltre 50 milioni di euro».