Bologna, porta chiusa alle rimonte La difesa alza il muro Champions
Per la 14ª volta non ha preso gol, la solidità arma in più per la volata con Roma e Atalanta
Il Bologna ha alzato il muro, ancora una volta. La squadra di Thiago Motta che ha saputo stupire la Serie A e compiacere gli esteti con il suo bel gioco, moderno ed accattivante, sta costruendo la sua volata Champions con la difesa. Allo Stirpe i rossoblù hanno chiuso la quattordicesima partita su trentuno giornate con la porta inviolata. Da Ravaglia a Skorupski, la sostanza non cambia: fare gol a questo Bologna è sempre più difficile, come testimoniano le tre sole reti incassate nelle ultime nove gare, e quando c’è bisogno (era accaduto anche contro la Salernitana, sugli unici due squilli campani) arriva sempre la zampata dei portieri.
A Frosinone Skorupski è stato decisivo nel fermare prima Cheddira — a tu per tu con lui — e poi Okoli, evitando di trasformare un brutto primo tempo in qualcosa di simile alla gara che il Bologna perse a Udine: due interventi preziosi, a testimonianza del gran momento che vivono i portieri rossoblù. Saper reggere l’urto nei momenti duri della partita è sempre stata una prerogativa di questo Bologna, che ora sta ulteriormente esaltando questa sua caratteristica: allo Stirpe, alle prese con il primo vero caldo e con un terreno di gioco che ne ha un po’ limitato la consueta manovra, Motta ne ha avuto un’altra riprova.
Una dote che è risaltata ancora di più in una giornata poco brillante da parte delle stelle rossoblù: pochissimo Zirkzee, poco Ferguson, Calafiori insolitamente svagato, Orsolini con un paio di squilli abbastanza isolati. Se i big steccano e se gli altri non concretizzano palle gol abbastanza preziose — da Aebischer a Castro, fino al doppio errore clamoroso di Ndoye nel recupero — è inevitabile doversi accontentare di un punto che si è rivelato comunque molto importante nella corsa Champions del Bologna.
Da una parte, infatti, la Roma si è avvicinata a -3 dopo il derby vinto ma la caduta dell’Atalanta a Cagliari, peraltro in rimonta, ha reso molto più prezioso il pareggio di Frosinone conquistato nel nome della solidità difensiva: ora il vantaggio sulla squadra di Gasperini è di otto lunghezze (ma i bergamaschi hanno una partita in meno, dovendo recuperare la sfida contro la Fiorentina), senza contare lo scontro diretto favorevole al Bologna in caso di arrivo a pari punti a fine campionato. Nell’ottica di una Champions aperta anche al quinto posto — come è quasi certo, visto il ranking Uefa — il Bologna ha mosso quindi un altro passo verso il suo sogno e ha visto passare un’ulteriore giornata di campionato.
A sette turni dalla fine, il vantaggio accumulato dalla squadra di Motta inizia ad essere davvero importante. E con esso, di pari passo, aumentano le certezze di un gruppo che piace, diverte e fa sognare l’intera città. Ma che, soprattutto, ha scoperto nel momento chiave della volata la sua impressionante solidità.
Punto importante La Roma è più vicina, ma il pari di Frosinone ha fatto guadagnare un punto sull’Atalanta