In mostra il mondo soffuso e fiabesco di Anne Brouillard
La letteratura per l’infanzia l’ha conquistata grazie all’alleanza tra la scrittura e il disegno e al fatto che offrisse la possibilità di sviluppare tutto un intero universo. Come il paese di Chintia, inventato dalle sue sorelle più grandi per lei e da lei ripreso. Ispirato ai paesaggi della Svezia, il Paese della madre, accoglie il cagnolino nero Killiok, che cammina su due zampe. Anne Brouillard, tra le maggiori narratrici contemporanee per l’infanzia, lo racconta nel volumetto che accompagna la mostra «La terre tourne. Scivolare nel tempo di Anne Brouillard» a cura di Hamelin, a lei dedicata fino al 19 maggio, che si inaugura domani alle 18,30 nella sede della Fondazione del Monte di via delle Donzelle 2: «Da piccola ero chintiana, parlavo chintiano. Mi ero appropriata del paese creato dalle mie sorelle. Facevo anche la maglia chintiana con i binari del lego, decidevo i modelli. Scrivevo una finta lingua. Quando ho cominciato le elementari, mia mamma un giorno è venuta a prendermi e vedendo che stavo imparando a scrivere in francese mi ha detto: “Non avrai mica dimenticato il chintiano?”». La mostra presenta al pubblico per la prima volta più di 200 opere originali dell’autrice nata a Lovanio nel 1967 e formatasi a Bruxelles, in Italia non ancora nota come pure meriterebbe. Anche se finalmente alcuni suoi libri stanno arrivando grazie a editori come orecchio acerbo e Babalibri. Un universo visivo che Brouillard costruisce a partire da un’attenta osservazione del tempo, del paesaggio e della natura. Dopo l’inaugurazione, l’autrice accompagnerà i visitatori «A casa di Killiok», negli spazi di Hamelin di via Zamboni 15, in uno spazio creato ad hoc fino al 10 aprile per immergersi nel suo mondo. Brouillard ha sempre disegnato, già da piccola e ha iniziato come insegnante nella scuola dell’infanzia prima di dedicarsi all’illustrazione. «Il mio modo di sentire e di mettere le cose su carta forse è più vicino al cinema», confessa.