Corriere di Bologna

Subsonica «aumentati»

Il gruppo torinese stasera all’Unipol Arena col nuovo album: «Pronti a dare la nostra energia»

- Andrea Tinti

ISubsonica atterrano, è proprio il caso di dirlo pensando alla copertina dell’ultimo album, Realtà aumentata, con la foto di un astronauta, questa sera all’Unipol Arena (ore 21, da 43.70 a 62.10 euro).

La band torinese è artefice di una carriera iniziata quasi in sordina nel 1996 che è poi esplosa (successo di critica e pubblico) disco dopo disco, mantenendo­si ad alti livelli anche nei momenti più difficili: tenere incollato un gruppo non deve essere una impresa semplice. «L’ultima fatica discografi­ca è un album che ha rinsaldato unanimemen­te il legame con i nostri e le nostre “terrestri”, - dicono i Subsonica - come non succedeva da tempo. Pertanto, per fare spazio ai nuovi brani senza nulla togliere al nostro storico, suoneremo la scaletta più ampia e articolata di sempre».

Una buona notizia per i fan dei Subsonica consapevol­i da tempo immemore che ogni tour della band è sinonimo di tecnologia al servizio della musica e una serie di brani pronti a far emergere la voglia di ballo dentro a ogni spettatore. Il palco progettato per questa serie di spettacoli è largo oltre venti metri e profondo quattro a cui si devono aggiungere schermi e fondale per un totale di dieci metri di profondità.

I cinque componenti del gruppo, dal capobanda Max Casacci al cantante Samuel, sono sulla stessa linea ma ognuno di loro è il «proprietar­io» di una pedana autonoma e mobile che può raggiunger­e i cinque metri di altezza, dando al concerto l’idea della realtà aumentata raccontata nell’album. Questo aspetto scenografi­co permette anche al pubblico seduto in tribuna (certamente in piedi dalla prima nota) di vivere il concerto in maniera diversa e più coinvolgen­te. «Questa scelta di design simboleggi­a il continuo cambiament­o della produzione musicale della band, che, pur evolvendos­i, rimane fedelmente ancorata alle proprie radici – raccontano

Il pubblico ha capito che siamo tornati a tutti gli effetti: per quello il nostro ultimo lavoro è stato accolto così bene. Sarà uno spettacolo da vedere

dallo studio Blearred che ha curato lo showdesign del tour -. Per rappresent­are visivament­e questo concetto, abbiamo optato per una scenografi­a composta da un mix di elementi materici che ricordano cavi elettrici, intrecciat­i in modo da evocare le “radici” musicali dei Subsonica. Questi elementi, insieme alle piattaform­e, enfatizzan­o la crescita e l’espansione della musica, mantenendo un legame indelebile con il passato».

Come è già capitato in altre tournée, i Subsonica avranno degli ospiti, i concittadi­ni Ensi e Willie Peyote, il primo in tutto il tour, il secondo in alcune date, tra cui Bologna. Entrambi sono presenti nel brano Scoppia la bolla, settimo pezzo in scaletta nell’album e stasera ci sarà anche Fabio Celenza (musicista e autore di doppiaggi) a completare il versante ospiti. «Questo disco è stato accolto bene anche perché il nostro pubblico ha capito che è un album dei Subsonica e che siamo tornati a tutti gli affetti», dice Boosta, il tastierist­a della band che prosegue: «Sarà uno spettacolo da vedere, pieno di tutta l’energia che abbiamo recuperato in queste stagioni, perché siamo pronti a rispendere tutto quello che abbiamo immagazzin­ato». La stazione orbitante dell’Unipol Arena è pronta all’attracco.

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Sul palco I Subsonica ritratti da Ivan Cazzola (nella foto grande) e da Francesco Dornetto (nella piccola)
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