Corriere di Bologna

«Umorismo nero e nonsense, i punti forti della Slovenia»

- P.D.D.

Dopo esserlo stato l’anno scorso alla «Buchmesse» di Francofort­e, la Slovenia è il Paese Ospite d’Onore anche della «Children’s Book Fair» che si chiude oggi. Presente al Centro Servizi con la sua mostra d’illustrazi­one e al Comics Corner con i suoi fumetti, mentre nello stand nazionale al Padiglione 29 presenta i libri di varie case editrici slovene. Katja Stergar è la direttrice dell’Agenzia slovena del libro.

Qual è la situazione slovena nel settore dell’editoria per ragazzi?

«È sempre stata forte in Slovenia. Qualcuno potrebbe dire addirittur­a che sia l’unica parte veramente redditizia dell’editoria, anche se si tratta di libri di alta qualità».

Quali sono i punti di forza?

«La diversità, l’audacia e la sincerità, nel testo e nelle illustrazi­oni. I nostri autori non cercano di seguire le tendenze, ma si ispirano a questi principi. Poiché le illustrazi­oni non necessitan­o di traduzione, potrebbero forse essere più note all’estero, ma anche i testi sono di altissima qualità. Ho sentito spesso da editori stranieri che le nostre illustrazi­oni sono troppo artistiche e i nostri testi troppo lunghi, ma siamo cresciuti in un ambiente in cui l’illustrazi­one artistica è apprezzata e dove abbiamo abbastanza tenacia per leggere libri».

Quali sono le tendenze emergenti nella produzione slovena per l’infanzia?

«I nostri libri contengono molto umorismo, anche umorismo nero e nonsense. Nei testi e nelle illustrazi­oni».

Cosa avete portato a Bologna?

«Alla mostra degli illustrato­ri abbiamo 12 autori, altri 32 sono in mostra e altri 15 in catalogo. Di loro presentiam­o originali, riproduzio­ni e libri, perché l’illustrazi­one non è solo un oggetto d’arte ma racconta la storia di un autore. I libri promuovono anche i nostri editori e molti dei nostri libri sono nello stand sloveno. Abbiamo anche un film d’animazione, spettacoli di marionette basati su un libro illustrato, una conferenza sulla promozione della lettura. Anche eventi con gli autori, per farli incontrare con i loro lettori italiani».

Che rapporto c’era con Bologna in passato?

«Gli editori sloveni sono presenti alla Fiera del libro di Bologna ormai da molti anni. Ma per la prima volta vedo i libri degli autori sloveni anche nelle vetrine delle librerie e quindi direi che si sta sviluppand­o una nuova forte relazione».

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Illustrazi­one Una delle opere in mostra a Bologna

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