«Squadra che fa innamorare, io punto su Hackett»
Cazzola: «Il gruppo non muore mai, per questo ci esalta. Merita di giocarsela ai playoff»
Alfredo Cazzola, presidente di quattro scudetti e di un’Eurolega virtussina, la vedremo in prima fila stasera?
«Sarò presente come al solito, non vedo l’ora».
Come le viveva queste partite da presidente?
«Per me ogni partita era uguale, anche se non c’è dubbio che quando si arriva a snodi così importanti si facciano più sentite. L’attesa è snervante, aspettavo la palla a due per farmi coinvolgere e trascinare nell’evento. Quello è il momento di minor stress, al contrario delle ore e delle giornate precedenti».
E da tifoso invece?
«La stessa cosa. Non guardo le partite in tv, voglio essere presente».
Prima di queste gare parlava alla squadra?
«Io cercavo di essere presente a tutti gli allenamenti o quasi, specie prima delle partite importanti, ma non sono mai intervenuto. Preferivo farlo dopo la partita, come al Pireo quando subimmo un furto incredibile che ci costò l’eliminazione contro l’Olympiacos. Entrai in spogliatoio e dissi alla squadra che confermavo il premio partita siccome l’avevamo vinta noi, quel finale fu uno scandalo».
Stasera che Virtus si aspet
ta?
«È una squadra dal grande potenziale, se ha tutti gli elementi a posto dal punto di vista fisico è fortissima. Sono rimasto colpito dalle straordinarie prestazioni e vittorie nella prima fase di una stagione molto convincente. Ci si poteva aspettare anche la flessione, arrivata comunque in corrispondenza di assenze importanti, ma questa squadra non ha limiti e sono molto ottimista che possa permettersi di fare ancora bella figura se tutti staranno bene».
Quale sarà l’uomo decisivo stasera?
«Mi affido a Daniel Hackett, quando c’è ed è in forma la squadra gira alla grande. Un giocatore concentrato che sa fare tutto, si è sentita molto la sua assenza e quando non c’è o non è in partita fa una bella differenza».
Il playoff è raggiungibile?
«Questa squadra si è meritata un posto fra le prime otto, poi se dovrà affrontare il Real non sarà una passeggiata. Vediamo se magari riusciamo ad affrontare la seconda in classifica, ma sarà comunque difficile».
Cosa le piace di questa Virtus?
«Il carattere, il non darsi mai per vinta fino all’ultimo secondo. È la risorsa che ha esaltato tutti, le grandi rimonte, ogni sera un eroe diverso, partite appassionanti che mi hanno fatto innamorare di questa squadra. È stata una stagione che ha creato grande passione».
In campionato è una Segafredo forte con le forti.
«La dimostrazione che quando ci sono le partite che contano tiriamo fuori gli attributi, siamo concentrati e non molliamo. Un’ulteriore conferma di una squadra che non deve porsi limiti. In Italia ci meritiamo grandi soddisfazioni».
” L’attesa di queste gare è sempre dura, io comunque anche da presidente le vivevo in prima linea Stasera sarò a tifare