«Sì, siamo dei rompicoglioni»
Motta lancia il Bologna: «Facciamo bene al calcio, stimoliamo i nostri avversari»
Ci sono frasi che entrano nell’immaginario collettivo di una stagione. Ieri Thiago Motta ha coniato la sua definizione per descrivere il gruppo e probabilmente anche per scacciare un po’ di delusione colta dopo Frosinone: «Mettiamo le cose in chiaro, noi siamo i rompicoglioni di questo campionato. A inizio stagione non siamo mai stati iscritti a nessuna corsa per l’Europa, nemmeno la Conference. Lo hanno detto anche i dirigenti. Perciò la Champions è una normale ossessione per gli altri club, per noi non c’è mai stata questa ossessione. Nessuno si aspettava fossimo lì, facciamo bene al calcio perché abbiamo portato concorrenza e novità: siamo lì meritatamente e vogliamo restare dei rompicoglioni fino in fondo, senza alcuna ossessione».
Un messaggio espresso in spogliatoio al gruppo, prima di dirlo davanti a microfoni e taccuini: «Usando quel termine non intendo brutti, sporchi e cattivi, ma il contrario: determinati, concentrati e sereni. Serve molto più senso di responsabilità nell’analisi di ciò che hanno fatto i ragazzi, da parte di tutto l’ambiente. Dobbiamo avere la lucidità per goderci fino in fondo una bellissima situazione che stiamo vivendo tutti a Bologna». Ovvero, non abbattersi dopo un mancato successo come quello di Frosinone. Motta parla chiarissimo all’ambiente: «A Empoli abbiamo vinto al 94’ ed eravamo i campioni del mondo, a Frosinone no ma non è una tragedia. L’ho detto ai ragazzi che a fine gara erano tristi ed arrabbiati perché hanno questa mentalità: voler vincere sempre, anche in partitella in allenamento. È giusto, ne vado orgoglioso ma se partiamo dal presupposto che non aver vinto a Frosinone è una tragedia perché si rischia di non andare in Champions è un delirio. È follia, non è realtà».
Il tecnico aveva iniziato la conferenza con «un pensiero per le famiglie delle vittime alla centrale idroelettrica»: prima di Bologna-Monza sarà osservato un minuto di silenzio e la curva rossoblù ha annullato la coreografia prevista. Ieri, intanto, la Serie A ha nominato Motta allenatore del mese di marzo: è il primo a vincere il premio per due mesi di fila. «È la prova del momento che stiamo vivendo, è possibile grazie a ragazzi che danno il massimo e sanno bene qual è la strada. Prendo io il premio, ma è per tutto il club».Davanti ai 27.000 del Dall’Ara domani arriverà il Monza dell’ex compagno di Motta al Genoa, Palladino: «È una buonissima squadra guidata da un allenatore che sta facendo un ottimo lavoro.
Hanno cambiato moduli ma l’idea rimane la stessa: cercano di avere la superiorità in difesa, grande equilibrio tra fase difensiva e offensiva e hanno giocatori che ti fanno male tra le linee».