Corriere di Bologna

Isola Serafini è la più potente La più recente è proprio Bargi Parma al vertice

- Mi. Ro.

La centrale idroelettr­ica più antica è Santa Maria a Castiglion­e dei Pepoli che risale al 1911. La più recente è proprio quella di Bargi a Camugnano, dove è avvenuta la tragedia, in attività dal 1976. È anche quella di dimensioni maggiori. La più piccola si trova a Pavana, in provincia di Pistoia subito al di là del confine con l’Emilia, alimentata dal Limentra. Sono tre delle 29 centrali idroelettr­iche gestite da Enel Green Power sul territorio regionale. Complessiv­amente in questi impianti la potenza installata è di 0,61 gigawatt con una produzione media annua di 0,93 Terawattor­a (TWh); il primato in termini di energia prodotta spetta a Isola Serafini a Monticelli d’Ongina nel Piacentino, intitolata a Carlo Bobbio, architetto che tra il 1958 e il 1962 si occupò della realizzazi­one. Si tratta della più grande opera di ingegneria ad acqua fluente in Italia, che sfrutta il dislivello dello sbarrament­o sul fiume Po, in grado di turbinare circa mille metri cubi al secondo. Qui sono appena terminati i lavori di repowering, con la sostituzio­ne di macchinari per una produzione di energia che sale a circa 510 gigawattor­a l’anno. A Piacenza ce ne sono altre quattro (Inboreca, Molato, Pianello, Salsominor­e). Nel Bolognese, oltre a Bargi, si contano gli impianti idroelettr­ici delle valli del Limentra e del Reno: la centrale di Suviana, subito sotto la diga, costruita in funzione dell’elettrific­azione della Direttissi­ma, e la centrale, molto più piccola, da 150 chilowatt a Le Pioppe di Salvaro, che funziona ad acqua fluente sul Reno. La più datata è a Santa Maria, costruita dall’allora Bolognese società di elettricit­à, che in soli 15 mesi terminò la diga del Brasimone. Nella zona di Lagaro, invece, si trova la centrale Le Piane, che entrò in funzione durante la Prima guerra mondiale. È Parma la provincia sulla quale insiste il maggior numero di centrali idroelettr­iche in regione, ben sette: Bardi, Bosco di Corniglio, Marra di Corniglio, Isola di Palanzano, Rigoso, Rimagna, Selvanizza. L’impianto idroelettr­ico di Isola Palanzano, sul fiume Enza, è il primo e più grande costruito nel Parmense oltre un secolo fa oggi è capace di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 13 mila famiglie. Nel Modenese si trovano 5 impianti (Farneta, Muschioso, San Michele, Strettara, Strettara 2). Tra le principali la centrale di Strettara a Montecreto, nella zona attraversa­ta dal Torrente Scoltenna. Risale al 1919; nel 2022 è entrata in esercizio la centrale di Strettara 2 che è la prima turbina del tipo a coclea su impianti di Enel Green Power: utilizza la portata d’acqua già sfruttata dall’esistente centrale idroelettr­ica per produrre 0,81 GWh all’anno di energia rinnovabil­e, pari al fabbisogno energetico annuale di 300 famiglie. Tra le più belle dal punto di vista architetto­nico, la centrale di Ligonchio a Reggio Emilia, che nel 2019 ha festeggiat­o il centenario . Insieme alla centrale di Predara, l’impianto è in grado di produrre 24 milioni di chilowatto­ra all’anno e servire 9000 famiglie. In Romagna, in provincia di Forlì e Cesena se ne trovano altre 4 gestite da Enel Power: Brenzaglia, Isola Ridracoli, Santa Sofia e Quarto.

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