Motta se la prende
«Il Monza ha perso tempo, così non è più spettacolo Ho la sensazione che si vada indietro e non in avanti Meritavamo la vittoria, testa bassa e continuare»
Soddisfatto per la prestazione, arrabbiato per le perdite di tempo del Monza e per certe cose della gestione di La Penna. Thiago Motta si trova a rivivere sensazioni simili alla partita dello scorso anno, con la differenza che quella volta il Monza segnò pure e non a caso la sua analisi parte dall’ostruzionismo dei brianzoli: «Abbiamo fatto un’ottima prestazione e riuscire a costruire così tante occasioni contro un avversario bravo nelle ripartenze è un merito. Il Monza si è difeso bene, molte volte hanno perso tempo e queste cose non mi piacciono: ho la sensazione che si va indietro e non in avanti, il campionato italiano dovrebbe fare attenzione su queste cose e tutti devono ragionare affinché il prodotto possa offrire una qualità diversa altrimenti la gente non vede uno spettacolo». Sul tema c’è stato un confronto a fine gara con La Penna, che il tecnico riassume così: «Ne ho parlato, è stato molto educato e ha fatto osservazioni che condivido. Su alcuni angoli ho visto i miei giocatori senza maglia e non è stato visto niente: una situazione un po’ strana. Mi è piaciuta poco la gestione perché si è giocato poco, ho visto spesso giocatori per terra che urlavano e le tante pause hanno favorito chi voleva giocare di meno».
Fin qui il cahier des doleances del tecnico rossoblù, che ribadisce di volere quel ruolo da «rompicoglioni» della corsa Champions e scaccia la pressione, anche dopo il secondo 0-0 in fila: «Questa pressione per noi non esiste e vedo i ragazzi sereni. Esiste per le altre lì con noi, ma per noi no: nessuno pensava a questi risultati a inizio stagione e non c’era nemmeno la speranza di averli, internamente ed esternamente. I tifosi sanno che questa sera meritavamo la vittoria, la palla non è entrata anche se ci sono stati passi in avanti rispetto alla trasferta di Frosinone. Del risultato non possiamo essere felici, perché per tutti i 96 minuti meritavamo di vincere». Motta poi promuove Urbanski a pieni voti e dà una risposta che andava per la maggiore nelle analisi del postpartita: perché un solo cambio, peraltro per infortunio? «È stata una scelta perché ho visto una squadra che stava molto bene in campo, che ha creato tanto e che non ha mai permesso al Monza di contrattaccare».Ancora una volta, l’ostruzionismo avversario ha un po’ ingolfato il Bologna di Motta che soffre contro squadre che si chiudono a riccio: «Ci è capitato altre volte di incontrare squadre che si chiudono e non lasciano spazi tra le linee, stavolta abbiamo creato le occasioni giuste ma non le abbiamo concretizzate. Peccato, perché la partita sarebbe cambiata».
Negli studi tv lo solleticano sul suo futuro in caso di Champions rossoblù e il tecnico oppone la consueta risposta («La Champions è solo un’ipotesi, pensiamo alla Roma che è in grande forma, il resto è parlare per parlare e non mi piace), preferendo soffermarsi sulla rabbia del gruppo a fine gara: «Questa reazione racconta ancora una volta la nostra voglia di vincere, come lo dimostra la prova che abbiamo fornito dal primo all’ultimo minuto. Avremmo meritato il vantaggio ma non è stato così. Ora testa bassa sul manubrio e andiamo avanti».
La squadra riprenderà gli allenamenti martedì e ci sarà da valutare la condizione di Ferguson, uscito per un duro colpo al ginocchio destro subito da Birindelli: «Non sono preoccupato».