Il rimpianto per la metro e le strade invase dai monopattini Rimpiango il vecchio Pci
Il sindaco vuole lasciare il segno del suo passaggio senza preoccuparsi delle reali necessità dei cittadini, sul traffico non ha risolto i problemi
Cittadini trascurati
Credo che il sindaco Matteo Lepore voglia lasciare un segno del suo passaggio alla guida della città senza preoccuparsi delle reali necessità dei cittadini, dimostra un atteggiamento sempre spocchioso ed in qualche caso arrogante (vedi le problematiche relative a Via Saffi) per finire a Città 30 che non ha assolutamente risolto problemi del traffico, anzi. Non l’avevo votato ma lo zoccolo duro del partito a Bologna non si tocca! Speriamo che non venga rieletto.
Enrico Massari
A marcia indietro
Pur in presenza di un limite discutibile (I 30 chilometri orari) sembra che l’amministrazione comunale progressista abbia ingranato la marcia indietro. Dopo i tanti fallimenti sul decoro urbano e le rivoluzione del traffico o la riqualificazione delle periferie di Bologna sopravvive solo la parte grassa. Non resta che intervenire su questa: sarà un altro successo.
Lodovico Malavasi
Male male
Giudizio negativo, forse il sindaco peggiore.
Luca Angeletti Molto soddisfatto
Tutte ottime iniziative che avranno benefici per tutti i cittadini.
Rino Ventura
Ci voleva la metropolitana
Volevo partecipare al dibattito sulla gestione dell’amministrazione comunale di Bologna e sulle opere relative traffico stradale. Sono un economista e dirigente pubblico in pensione. Da uomo di cultura e cittadino bolognese, invio una riflessione sul traffico bolognese. In genere l’amministrazione comunale si giudica principalmente dai trasporti e dalle strade, in quanto gli altri campi sono affidati allo Stato o alle Regioni come la sanità. La congestione del traffico bolognese appare evidente ed angosciante, poiché manca la metropolitana. Basta percorrere la tangenziale nelle ore di punta per verificare che si va a passo d’uomo.
L’idea di impostare la metropolitana a Bologna aleggia già dagli anni ’80, iniziativa abbandonata dalla tristezza della politica; indi ripresa dal sindaco liberale Guazzaloca, il quale aveva richiesto fondi europei per la realizzazione; all’arrivo e stanziamento dei fondi, questi sono stati respinti dall’allora sindaco Cofferati, uomo proveniente da altre zone e scarso conoscitore del tessuto socio-economico bolognese.
Il ricorso al tram va nella direzione opposta, in quanto accresce la congestione, ulteriormente aggravata dalla scelta di imporre il limite del 30 chilometri all’ora. Non vogliamo mosse involutive ma impegno per il progresso territoriale.
Giuseppe Rocco
Una città insicura
Gentili membri della redazione, mi rivolgo a voi in qualità di cittadino per condividere delle serie preoccupazioni riguardo al crescente degrado urbano che sta minando la nostra amata città. Questa situazione richiede una seria riflessione e azioni tempestive da parte delle istituzioni competenti. In particolare, vorrei sollevare diversi punti critici che meritano attenzione da parte delle autorità e della comunità nel suo complesso. Dati recenti mostrano un aumento significativo dei reati nella nostra città, una tendenza che richiede un impegno congiunto per garantire la sicurezza dei cittadini. Inoltre, desidero esprimere preoccupazione per la proposta di investimento nel progetto del tram, il cui costo previsto supera i 500 milioni di euro, con un costo per chilometro che eccede i 33 milioni di euro. Tale investimento, oltre ad essere economicamente oneroso, solleva dubbi sulla sua efficacia e impatto ambientale, suscitando perplessità tra la popolazione locale. Quest’opera è totalmente anacronistica.
Altresì, è fondamentale affrontare il tema della pulizia e dell’igiene urbana. La mancanza di interventi efficaci per mantenere le strade e gli spazi pubblici puliti e sicuri crea un ambiente poco accogliente per i residenti e per i visitatori, con impatti negativi sulla qualità della vita e sul
Bologna è una grande città dove le cose funzionano per davvero, basta andare a vedere bilanci e investimenti, sociale ed accoglienza
l’immagine della città. Vi invito pertanto a considerare con serietà questi aspetti critici che influenzano la nostra comunità e a sollecitare un dibattito aperto su come affrontare il degrado urbano in tutte le sue forme. La mia personale valutazione per questa amministrazione comunale è totalmente insufficiente ed imbarazzante. L’amministrazione comunale è totalmente distaccata dalla realtà e non ascolta la comunità. Ringrazio la redazione per l’attenzione dedicata a queste importanti questioni e resto a disposizione per ulteriori informazioni o per discutere di eventuali proposte volte a migliorare la situazione.
Davide Draghetti
Una delle peggiori amministrazioni della storia di Bologna. Tra molti di noi 50-60 enni cresce il ricordo del vecchio PCI. Speriamo che il partito confermi quanto sta dicendo a voce: non lo ricandideremo più! Quanto sperpero di pubblico denaro!
Monopattini pericolosi
Ivo Guerra
Buongiorno, purtroppo vedo la mia città che degrada anno dopo anno e l’appoggio che sta ricevendo il sindaco è politico, non è certo ragionato. Già da anni assistiamo ad un incremento di ostacoli sulla carreggiata, spartitraffico, isole per i bus che rendono più rischioso il transito delle moto e scooter, ma che vincolano anche i mezzi di soccorso che a volte si trovano fermi in budelli a corsia unica con dalle colonne di traffico che non si possono neppure spostare a lato. Ora autovelox e radar vari vengono sventolati come unica soluzione per salvare gli utenti della strada. Siamo in una città moderna con soluzioni antiche.
Le foto dell’ Ottocento mostrano tram e bici in mezzo alla strada. Se togliamo le auto e cambiamo gli abiti, le foto saranno uguali ma a colori. E poi c’è il tram. La stessa linea progettata, ad alimentazione elettrica o ad idrogeno su gomma non era meno impattante? Forse costava troppo poco. Bici e monopattini sono pericolosi per i pedoni, allora li mettiamo in mezzo alla strada e gli disegniamo un sentierino stretto accanto alle auto parcheggiate, sperando che non ci siano sbadati che aprono lo sportello. Beati gli anni ‘70 quando gli adulti ci dicevano: non andate con le bici per strada che ci sono le macchine e quando dovevi attraversare, la bici la portavi a mano.
Cesare Amanti
Ci sono diversi peggioramenti
Ci sono stati molti peggioramenti che riguardano: la scarsa considerazione per i cittadini che non vengono ascoltati nelle loro richieste (i percorsi partecipati sono posticci e si limitano a presentare i progetti già decisi dal Comune); le politiche di uso del territorio con una concezione vecchia che prevede continuo consumo di suolo e taglio di molte centinaia di alberi sani ogni anno per costruire qualunque opera pubblica o edificio, nonostante ci siano molte aree ed edifici inutilizzati che potrebbero essere riqualificati; il piano scuole che prevede l’abbattimento di alcune delle scuole di maggior valore dal punto di vista della funzionalità invece che la loro ristrutturazione che necessiterebbe di una spesa di gran lunga inferiore: i mezzi di trasporti pubblici meno frequenti e più lenti rispetto al passato Tutto questo si traduce in un peggioramento dell’ambiente e della qualità della vita nonché della salute dei cittadini. Cosima Spinelli
Una città che funziona
Tutti a far le pulci alla città di Bologna... Una grande città nella quale le cose funzionano per davvero. Si vada a vedere bilanci ed investimenti; il sociale e l’accoglienza. Tutto grazie alle amministrazioni che si sono succedute dal dopoguerra e questo vale anche per la Regione.
Daniele Perini
Bene lo spazzino di quartiere
Scrivo per segnalare l’alto livello di soddisfazione per l’iniziativa della giunta Lepore denominata «Spazzino di quartiere». Dopo quel provvedimento molto azzeccato, è pur vero che i rifiuti continuano ad essere abbandonati sia da concittadini altamente maleducati sia anche (molto) da piccole imprese totalmente incuranti delle norme, ma quasi non ce ne accorgiamo più, data la celerità e la meticolosità con cui vengono rimossi. Questo, almeno nel mio quartiere San Donato, avviene tutti i giorni compresa la domenica. Un grazie quindi a sindaco e giunta e anche agli operatori che intervengono molto professionalmente.