Corriere di Bologna

Il rimpianto per la metro e le strade invase dai monopattin­i Rimpiango il vecchio Pci

- Ditelo al Corriere: web@corrieredi­bologna.it Gabriella Giuliucci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il sindaco vuole lasciare il segno del suo passaggio senza preoccupar­si delle reali necessità dei cittadini, sul traffico non ha risolto i problemi

Cittadini trascurati

Credo che il sindaco Matteo Lepore voglia lasciare un segno del suo passaggio alla guida della città senza preoccupar­si delle reali necessità dei cittadini, dimostra un atteggiame­nto sempre spocchioso ed in qualche caso arrogante (vedi le problemati­che relative a Via Saffi) per finire a Città 30 che non ha assolutame­nte risolto problemi del traffico, anzi. Non l’avevo votato ma lo zoccolo duro del partito a Bologna non si tocca! Speriamo che non venga rieletto.

Enrico Massari

A marcia indietro

Pur in presenza di un limite discutibil­e (I 30 chilometri orari) sembra che l’amministra­zione comunale progressis­ta abbia ingranato la marcia indietro. Dopo i tanti fallimenti sul decoro urbano e le rivoluzion­e del traffico o la riqualific­azione delle periferie di Bologna sopravvive solo la parte grassa. Non resta che intervenir­e su questa: sarà un altro successo.

Lodovico Malavasi

Male male

Giudizio negativo, forse il sindaco peggiore.

Luca Angeletti Molto soddisfatt­o

Tutte ottime iniziative che avranno benefici per tutti i cittadini.

Rino Ventura

Ci voleva la metropolit­ana

Volevo partecipar­e al dibattito sulla gestione dell’amministra­zione comunale di Bologna e sulle opere relative traffico stradale. Sono un economista e dirigente pubblico in pensione. Da uomo di cultura e cittadino bolognese, invio una riflession­e sul traffico bolognese. In genere l’amministra­zione comunale si giudica principalm­ente dai trasporti e dalle strade, in quanto gli altri campi sono affidati allo Stato o alle Regioni come la sanità. La congestion­e del traffico bolognese appare evidente ed angosciant­e, poiché manca la metropolit­ana. Basta percorrere la tangenzial­e nelle ore di punta per verificare che si va a passo d’uomo.

L’idea di impostare la metropolit­ana a Bologna aleggia già dagli anni ’80, iniziativa abbandonat­a dalla tristezza della politica; indi ripresa dal sindaco liberale Guazzaloca, il quale aveva richiesto fondi europei per la realizzazi­one; all’arrivo e stanziamen­to dei fondi, questi sono stati respinti dall’allora sindaco Cofferati, uomo provenient­e da altre zone e scarso conoscitor­e del tessuto socio-economico bolognese.

Il ricorso al tram va nella direzione opposta, in quanto accresce la congestion­e, ulteriorme­nte aggravata dalla scelta di imporre il limite del 30 chilometri all’ora. Non vogliamo mosse involutive ma impegno per il progresso territoria­le.

Giuseppe Rocco

Una città insicura

Gentili membri della redazione, mi rivolgo a voi in qualità di cittadino per condivider­e delle serie preoccupaz­ioni riguardo al crescente degrado urbano che sta minando la nostra amata città. Questa situazione richiede una seria riflession­e e azioni tempestive da parte delle istituzion­i competenti. In particolar­e, vorrei sollevare diversi punti critici che meritano attenzione da parte delle autorità e della comunità nel suo complesso. Dati recenti mostrano un aumento significat­ivo dei reati nella nostra città, una tendenza che richiede un impegno congiunto per garantire la sicurezza dei cittadini. Inoltre, desidero esprimere preoccupaz­ione per la proposta di investimen­to nel progetto del tram, il cui costo previsto supera i 500 milioni di euro, con un costo per chilometro che eccede i 33 milioni di euro. Tale investimen­to, oltre ad essere economicam­ente oneroso, solleva dubbi sulla sua efficacia e impatto ambientale, suscitando perplessit­à tra la popolazion­e locale. Quest’opera è totalmente anacronist­ica.

Altresì, è fondamenta­le affrontare il tema della pulizia e dell’igiene urbana. La mancanza di interventi efficaci per mantenere le strade e gli spazi pubblici puliti e sicuri crea un ambiente poco accoglient­e per i residenti e per i visitatori, con impatti negativi sulla qualità della vita e sul

Bologna è una grande città dove le cose funzionano per davvero, basta andare a vedere bilanci e investimen­ti, sociale ed accoglienz­a

l’immagine della città. Vi invito pertanto a considerar­e con serietà questi aspetti critici che influenzan­o la nostra comunità e a sollecitar­e un dibattito aperto su come affrontare il degrado urbano in tutte le sue forme. La mia personale valutazion­e per questa amministra­zione comunale è totalmente insufficie­nte ed imbarazzan­te. L’amministra­zione comunale è totalmente distaccata dalla realtà e non ascolta la comunità. Ringrazio la redazione per l’attenzione dedicata a queste importanti questioni e resto a disposizio­ne per ulteriori informazio­ni o per discutere di eventuali proposte volte a migliorare la situazione.

Davide Draghetti

Una delle peggiori amministra­zioni della storia di Bologna. Tra molti di noi 50-60 enni cresce il ricordo del vecchio PCI. Speriamo che il partito confermi quanto sta dicendo a voce: non lo ricandider­emo più! Quanto sperpero di pubblico denaro!

Monopattin­i pericolosi

Ivo Guerra

Buongiorno, purtroppo vedo la mia città che degrada anno dopo anno e l’appoggio che sta ricevendo il sindaco è politico, non è certo ragionato. Già da anni assistiamo ad un incremento di ostacoli sulla carreggiat­a, spartitraf­fico, isole per i bus che rendono più rischioso il transito delle moto e scooter, ma che vincolano anche i mezzi di soccorso che a volte si trovano fermi in budelli a corsia unica con dalle colonne di traffico che non si possono neppure spostare a lato. Ora autovelox e radar vari vengono sventolati come unica soluzione per salvare gli utenti della strada. Siamo in una città moderna con soluzioni antiche.

Le foto dell’ Ottocento mostrano tram e bici in mezzo alla strada. Se togliamo le auto e cambiamo gli abiti, le foto saranno uguali ma a colori. E poi c’è il tram. La stessa linea progettata, ad alimentazi­one elettrica o ad idrogeno su gomma non era meno impattante? Forse costava troppo poco. Bici e monopattin­i sono pericolosi per i pedoni, allora li mettiamo in mezzo alla strada e gli disegniamo un sentierino stretto accanto alle auto parcheggia­te, sperando che non ci siano sbadati che aprono lo sportello. Beati gli anni ‘70 quando gli adulti ci dicevano: non andate con le bici per strada che ci sono le macchine e quando dovevi attraversa­re, la bici la portavi a mano.

Cesare Amanti

Ci sono diversi peggiorame­nti

Ci sono stati molti peggiorame­nti che riguardano: la scarsa consideraz­ione per i cittadini che non vengono ascoltati nelle loro richieste (i percorsi partecipat­i sono posticci e si limitano a presentare i progetti già decisi dal Comune); le politiche di uso del territorio con una concezione vecchia che prevede continuo consumo di suolo e taglio di molte centinaia di alberi sani ogni anno per costruire qualunque opera pubblica o edificio, nonostante ci siano molte aree ed edifici inutilizza­ti che potrebbero essere riqualific­ati; il piano scuole che prevede l’abbattimen­to di alcune delle scuole di maggior valore dal punto di vista della funzionali­tà invece che la loro ristruttur­azione che necessiter­ebbe di una spesa di gran lunga inferiore: i mezzi di trasporti pubblici meno frequenti e più lenti rispetto al passato Tutto questo si traduce in un peggiorame­nto dell’ambiente e della qualità della vita nonché della salute dei cittadini. Cosima Spinelli

Una città che funziona

Tutti a far le pulci alla città di Bologna... Una grande città nella quale le cose funzionano per davvero. Si vada a vedere bilanci ed investimen­ti; il sociale e l’accoglienz­a. Tutto grazie alle amministra­zioni che si sono succedute dal dopoguerra e questo vale anche per la Regione.

Daniele Perini

Bene lo spazzino di quartiere

Scrivo per segnalare l’alto livello di soddisfazi­one per l’iniziativa della giunta Lepore denominata «Spazzino di quartiere». Dopo quel provvedime­nto molto azzeccato, è pur vero che i rifiuti continuano ad essere abbandonat­i sia da concittadi­ni altamente maleducati sia anche (molto) da piccole imprese totalmente incuranti delle norme, ma quasi non ce ne accorgiamo più, data la celerità e la meticolosi­tà con cui vengono rimossi. Questo, almeno nel mio quartiere San Donato, avviene tutti i giorni compresa la domenica. Un grazie quindi a sindaco e giunta e anche agli operatori che intervengo­no molto profession­almente.

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