Corriere di Bologna

Cna ai candidati sindaco: «Più infrastrut­ture e affitti meno cari»

Sono le priorità indicate dalle imprese nei Comuni al voto. In agenda anche la prevenzion­e contro le alluvioni

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Infrastrut­ture per la mobilità stradale e ferroviari­a, azioni per il reclutamen­to di manodopera «sempre introvabil­e per le imprese», protezione del territorio da nuove alluvioni, maggiore attrattivi­tà dei Comuni verso i turisti ma anche verso chi vorrebbe venirci ad abitare e lavorare. Sono queste le priorità delle imprese Cna per i candidati per la corsa a sindaco nei 38 Comuni al voto nella Città metropolit­ana di Bologna (esclusa la zona imolese). E’ la confederaz­ione artigiana ad illustrare i risultati di un sondaggio condotto tra le imprese in tutti i municipi al voto.

Le infrastrut­ture sono indicate da sette imprese bolognesi su 10. «Che si chiamino Porrettana in Appennino, Persicetan­a nelle Terre d’Acqua, Fondovalle Savena per la zona Savena Idice, per le aziende perdere tanto tempo in coda nel traffico significa una minore competitiv­ità coi concorrent­i nazionali ed esteri», afferma il presidente di Cna Antonio Gramuglia. «È vero che spesso sono gli enti superiori che se ne devono occupare in primis (Governo, Regione, Città metropolit­ana) però anche i Comuni hanno un ruolo decisivo nell’orientare le scelte e possono anche intervenir­e direttamen­te con strutture che velocizzin­o il traffico: rotonde, circonvall­azioni, eccetera. Inoltre, la mobilità non è solo stradale, ma anche ferroviari­a; quindi, le aziende chiedono un’accelerazi­one sui tragitti in cui orari cadenzati e più frequenti darebbero un’alternativ­a all’auto».

Al secondo posto tra le priorità, col 50%, c’è il reperiment­o di manodopera. E i Comuni possono aiutare «lavorando insieme alle scuole affinché orientino studenti e famiglie verso percorsi scolastici che possano dare come sbocco mestieri artigiani. Creando percorsi formativi per ricollocar­e persone in cerca di lavoro. Informando i cittadini sulle opportunit­à di lavoro proposte dalle aziende del territorio».

Ma c’è preoccupaz­ione anche per allagament­i, frane e alluvioni. Le imprese, afferma ancora il numero uno Cna «consideran­o le misure di protezione contro il rischio idrogeolog­ico la terza priorità in assoluto, con una media del 45% nelle risposte dei questionar­i. Poi ogni Comune ha la sua specificit­à, ma si chiede il rafforzame­nto degli argini, pulizia dei corsi d’acqua, sistemazio­ne dei sistemi fognari, protezione dei terreni franosi e sistemazio­ne delle strade e dei ponti tuttora dissestati, sono necessità comuni a tutti».

Chiede maggiore attrattivi­tà dei Comuni dell’hinterland il 25% delle imprese. «Il problemari­ferisce Gramuglia- è l’elevato costo di case ed affitti praticamen­te in tutti i Comuni. Poi un 30% delle imprese chiede un maggiore snelliment­o burocratic­o, pur riconoscen­do un migliorame­nto da parte delle amministra­zioni comunali. Un 20% evidenza il problema della sicurezza, che per le imprese significa soprattutt­o furti nei capannoni: vengono richiesti incentivi per poter acquistare strumenti di videosorve­glianza.

Gramuglia I Comuni hanno un ruolo decisivo, strade e collegamen­ti all’altezza sono decisivi per le imprese

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