Corriere di Bologna

Nuovo Dall’Ara, budget da rifare Fenucci: «Cerchiamo investitor­i»

Ok dalla giunta alla variante urbanistic­a, Lepore: «Storico». I costi sfiorano i 200 milioni

- Di Marco Madonia marco.madonia@rcs.it

«È una delibera storica, una delle più importanti variazioni urbanistic­he della storia della città e un passo fondamenta­le per arrivare al nuovo Dall’Ara», dice il sindaco, Matteo Lepore. Nel tortuoso percorso che condurrà alla riqualific­azione dello stadio, c’è un passo in avanti. La giunta ha approvato il provvedime­nto per autorizzar­e i nuovi volumi dello stadio «ingrandito» con il rifaciment­o delle tribune, la totale copertura dell’impianto e il raddoppio del parcheggio dell’antistadio. La delibera proseguirà il proprio iter in commission­e e poi in Consiglio comunale. Lo stadio, rinnovato, passerà da un volume stimato di 158.400 metri cubi a 306mila metri cubi, oltre 700mila con la nuova copertura.

Nel progetto, oltre alla riduzione dei posti a sedere (saranno 30.140), c’è l’adeguament­o sismico della Torre di Maratona, che è in corso di autorizzaz­ione da parte della Soprintend­enza. Ora, ha detto Lepore, «parte l’ultimo miglio, la fase in cui dovremo andare a chiudere anche i progetti sullo stadio temporaneo. E quando il Bologna avrà terminato il piano economico finanziari­o, potremo andare a gara». Insomma, i lavori del nuovo Dall’Ara andranno a braccetto con quelli dell’impianto poi destinato a giovanili e squadra femminile che sorgerà vicino a Fico. Detto dell’iter amministra­tivo, restano le incertezze su costi e tempi di realizzazi­one. L’anno scorso si parlava di un via ai lavori per lo stadio temporaneo nell’estate 2024.

Ora, dice l’amministra­tore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, è difficile fare previsioni: bisogna rivedere il progetto, fare il piano e poi sarà bandita la gara. Un altro tema è quello dei costi: l’importo totale, compreso l’impianto temporaneo, era di 130 milioni, ma tra i rincari delle materie prime e revisioni degli interventi la somma è salita: si parla di circa 180 milioni. «Adesso dobbiamo configurar­e un’operazione che sia economicam­ente sostenibil­e — ha spiegato Fenucci — Continuiam­o a lavorare insieme per una definizion­e compiuta del progetto». Nel progetto iniziale la società rossoblù avrebbe assicurato 90 milioni e gli altri 40 sarebbero arrivati dal Comune. Ora non si può chiedere a Saputo di coprire da solo tutti i rincari.

«Dobbiamo cercare anche altri investitor­i, che possono essere sponsor. Il panorama delle possibilit­à è ampio — ha affermato Fenucci —. La prossima settimana avremo incontri con Ministero delle Finanze e dello Sport e con sponsor. All’estero c’è stato il supporto di strutture pubbliche che hanno partecipat­o alle realizzazi­oni dei nuovi impianti». Lo stadio manterrà il nome Dall’Ara, ma si ragiona

Claudio Fenucci «L’anno prossimo giocheremo al Dall’Ara Per le coppe, nel caso, faremo adeguament­i»

di mettere a disposizio­ne di uno sponsor il nome del parco sportivo che vedrà la luce nella zona. Sullo stadio temporaneo, ha aggiunto Fenucci, «dobbiamo ancora sottoscriv­ere l’accordo con i nuovi azionisti di Fico (Farinetti, ndr) ma sono fiducioso. Con la vecchia proprietà avevamo concordato la chiusura del parco nel giorno della partita, adesso c’è un orientamen­to diverso». E sul futuro europeo, al netto della scaramanzi­a d’obbligo, «l’anno prossimo giocheremo al Dall’Ara. Per le coppe, nel caso, dovremo fare qualche lavoro di adeguament­o. Ma adesso pensiamo solo alla sfida con la Roma di lunedì».

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Il sindaco Matteo Lepore e l’ad rossoblù Claudio Fenucci
In campo Il sindaco Matteo Lepore e l’ad rossoblù Claudio Fenucci

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