Corriere di Bologna

Un Brecht immortale contro speculator­i, sfruttator­i e padroni

- Pa. ga.

Il Bertolt Brecht di Santa Giovanna dei Macelli nella rilettura di ErosAntEro­s, giocata su diversi livelli di rappresent­azione, è lo spettacolo che chiude il Focus Lavoro pensato da Emilia Romagna Teatro per Bologna. È un debutto assoluto, ha avuto una gestazione complessa, è frutto di una co-produzione e un cast internazio­nale e rappresent­a la prima occasione per la compagnia ravennate di confrontar­si con un progetto drammaturg­ico nato da un classico. Il testo brechtiano va in scena da oggi a domenica 21 all’Arena del Sole e, volendo trovare un’altra peculiarit­à, è la collaboraz­ione con una band cult della Slovenia come la Laibach (sala De Berardinis, oggi e domani 20.30, sabato ore 19, domenica alle 16. Info 051-2910910).

A dominare sono i temi dell’economia, la speculazio­ne finanziari­a, lo sfruttamen­to dei lavoratori. Gli stessi di questo classico del Novecento. Ma se l’opera originale scritta dopo il pauroso crollo della borsa di New York del 1929 ci portava a Chicago, capitale dell’industria di carne in scatola in cui operava il magnate Mauler, oggi potremmo essere in Europa, in Italia, ovunque. Un luogo «vuoto, astratto, metaforizz­ato», precisa Davide Sacco, ideatore, regista e curatore dello spazio scenico con Agata Tomšic di ErosAntEro­s, quest’ultima impegnata anche nel ruolo di Giovanna Dark. Con lei, Danilo Nigrelli (Mauler) e altri 12 interpreti. Sono sloveni del Mladinsko gledališce, altri provengono dal Théâtre National du Luxembourg, tra cui Marco Lorenzini e si recita in italiano, sloveno, tedesco, inglese. E qui avviene una commistion­e che ci sbatte in faccia il presente. «Abbiamo inserito il testo (solo un po’ semplifica­to) con i diversi linguaggi teatrali — continua Sacco — come siamo abituati a fare da 14 anni. Il progetto era un nostro desiderio già sette anni fa, amiamo molto questo testo, ma più volte ci siamo dovuti fermare perché non era facile convincere e far interagire più realtà».

Ci sono riusciti grazie all’unione delle forze produttive che vede Ert in prima fila insieme alle due realtà citate e il Polis Teatro Festival di Bolzano. Spicca l’utilizzo dei video. «I ricchi proprietar­i sono nella dimensione virtuale. Rappresent­ano il peggio del capitalism­o, speculano in borsa sulla pelle di operai che fanno la fame. In mezzo, l’esercito dei Black Hats, organizzaz­ione religiosa di cui fa parte Giovanna Dark: sembra stare dalla parte degli ultimi con musiche e preghiere, tenta di convertire Mauler alla carità cristiana, ma Giovanna si accorgerà di essere caduta in un trabocchet­to dei padroni». Sono proprio i Laibach a interpreta­re i Black Heats con musiche calibrate per l’occasione. Il parallelis­mo con il capitalism­o contempora­neo è bene in evidenza con altri video di proteste e scioperi delle classi operaie in diversi Paesi. L’ultimo? «Lo abbiamo ripreso l’altro giorno proprio davanti all’Arena del Sole. Ho visto passare la manifestaz­ione sindacale in seguito alla tragedia di Suviana, l’abbiamo ripresa e inserita al volo».

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Sul palco La compagnia ErosAntEro­s

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