Dagli studi sul mieloma alla diagnosi del Parkinson Tutti i progetti di ricerca finanziati con i fondi Pnrr
Oltre 17 milioni solo a Bologna, il primato della regione
Dagli studi su mieloma, leucemia e Car-T del Sant’Orsola ai test per la diagnosi precoce del Parkinson all’Istituto delle Scienze neurologiche fino ai nuovi strumenti per la diagnosi dell’osteoporosi al Rizzoli. Sono alcuni dei 18 progetti premiati con fondi del Pnrr sulla ricerca biomedica (oltre 17 milioni di euro) nella sola Bologna in una regione, come l’Emilia-Romagna, che ha visto premiato un progetto su dieci, tra i 334 che a livello nazionale hanno ricevuto fondi dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. La nostra regione è così ai vertici in Italia per numero di progetti approvati, 39, e finanziamenti ricevuti: oltre 35 milioni di euro. A certificarlo, al termine dell’iter di approvazione, la pubblicazione sul sito del ministero della Salute delle graduatorie del secondo Avviso pubblico del Pnrr relativo all’investimento «Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del Ssn».
Ammonta a quasi sette milioni di euro il finanziamento ottenuto dall’Irccs Sant’Orsola per otto studi selezionati a livello ministeriale. Si va dalle ricerche su mieloma e leucemie alla ricerca sulle terapie con le Car-T, dalle cure contro la cirrosi scompensata ai rischi legati all’obesità, fino agli studi sulla sopravvivenza ai sarcomi, sul rigetto dopo il trapianto di cuore e sul ruolo dell’inquinamento nello sviluppo di tumori respiratori. «Finanziare buona ricerca è uno dei pilastri su cui costruire il futuro della medicina — commenta Marco Seri, direttore scientifico dell’Irccs —, siamo orgogliosi di essere in prima linea su questo fronte e ogni risorsa è preziosa per fare crescere il nostro lavoro al servizio della comunità». Al Sant’Orsola, aggiunge il direttore scientifico, «è arrivato il maggior numero di risorse a livello regionale. Un risultato possibile grazie alla squadra eccellente di ricercatori e ricercatrici e di tutti coloro che lavorano nell’infrastruttura della ricerca di questo policlinico».
Sono sette i progetti dell’Irccs Rizzoli con un finanziamento di 6,6 milioni di euro. Nuove terapie e reti di biobanche per i tumori muscoloscheletrici e le malattie rare, innovazioni nella diagnosi dell’osteoporosi, nuove soluzioni per ridurre l’impatto dei fallimenti delle protesi e migliorare le tecniche di chirurgia vertebrale: sono questi i temi dei progetti selezionati. «Il Rizzoli sviluppa, nel lavoro congiunto tra laboratori e reparti, innovazione di riferimento internazionale — commenta il direttore generale Anselmo Campagna —, continuiamo anche grazie a queste risorse a svolgere attività di ricerca che garantisca risultati significativi per i nostri pazienti di oggi e di domani».
Quattro sono infine i progetti dell’Istituto Scienze Neurologiche premiati dal bando con 3,2 milioni di euro, suddivisi in quattro ambiti di ricerca: malattie rare, tumori rari, malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali. «Siamo molto soddisfatti per aver ottenuto questi finanziamenti — spiega il direttore generale Paolo Bordon —, un risultato frutto della grande dedizione alla progettualità e all’innovazione che ci caratterizza». «I risultati di queste ricerche contribuiranno in modo significativo alla nostra conoscenza e alla nostra capacità di trattare le malattie neurologiche», aggiunge il direttore scientifico Raffaele Lodi.
Il dato complessivo Emilia-Romagna ai vertici per progetti, 39, e finanziamenti ricevuti: oltre 35 milioni