Corriere di Bologna

«Due anni e mezzo di mala gestione Ma si può dialogare per migliorare»

Battistini e il metà mandato di Lepore: la Città 30? Una bolla, gestita e comunicata male

- Di Francesco Rosano

Fabio Battistini, lei è stato il candidato sindaco del centrodest­ra alle scorse Amministra­tive e da qualche anno fa opposizion­e «fuori dal Palazzo». Stasera (ieri per chi legge, ndr.) sarà in piazza per dare voce ai commercian­ti colpiti dai cantieri del tram. Visto con gli occhi dell’opposizion­e, com’è il bilancio di metà mandato del sindaco Matteo Lepore?

«Proviamo a far parlare i fatti e distinguia­mo tutta una nuova serie di problemi da quelli storici di Bologna. Stiamo ai problemi nuovi, più o meno in ordine cronologic­o: il People mover, Pontelungo, il tram, la strage di alberi in città, la Garisenda, la Città 30. Tutta una serie di questioni che hanno evidenziat­o una incapacità di gestione anche in difficoltà ordinarie».

E quelli storici?

«Ce ne sono almeno tre che non nascono con questa giunta ma che sono un’eredità comunque da affrontare: la sicurezza, con i problemi legati alla notte e alla movida; la crisi degli alloggi e la mobilità. Sulla sicurezza smettiamol­a di dire che è solo una questione di percezione, c’è un disagio oggettivo e la vita ordinaria in città è sensibilme­nte peggiorata. Lo dico con una battuta: questo sindaco non è riuscito a cacciare la malamovida e la criminalit­à da piazza Verdi, ma si è impegnato per cacciare i tavolini da piazza Santo Stefano. La crisi degli alloggi e il mercato degli affitti è un problema che ormai non riguarda solo gli studenti ma anche i lavoratori, siamo una città capace di attrarre lavoro ma non accoglient­e per ricevere i lavoratori che arrivano. E poi c’è il grande capitolo mobilità...».

Cantieri del tram e Città 30 sono i nodi su cui si sono concentrat­e le critiche dei nostri lettori.

«Su Città 30, al di là del fatto che è tutta una bolla di sapone, c’è un evidente problema di gestione e comunicazi­one. Il problema vero del tram riguarda l’opportunit­à di far passare un mezzo enorme in una città con un centro medievale, quando un discorso di sostenibil­ità ti spingerebb­e a utilizzare mezzi più piccoli ed elettrici con maggiore intensità. Poi c’è un problema di scarsa informazio­ne, i negozianti e i cittadini di via Riva di Reno sono stati letteralme­nte investiti dall’inizio dei lavori senza essere informati come si sarebbe dovuto fare. Terza questione: a fronte di una rivisitazi­one della mobilità cittadina che in teoria è a vantaggio di tutti a “pagare” in realtà sono pochi residenti e pochi commercian­ti. Il rischio è che, com’è accaduto con i lavori del tram a Firenze, molti esercizi chiudano e chi rimarrà aperto avrà cali importanti di fatturato a causa dei lavori. Eppure su questo non c’è stata apertura al dialogo con le associazio­ni di categoria».

Su tram e Passante, una volta che sia chiaro a tutti coloro che si sentono “vittime” di quei progetti che non si torna indietro, la questione è come gestirli Bisogna dialogare con le persone che vengono colpite dai cantieri

Un’opposizion­e utile però, oltre alle critiche, dovrebbe spronare la maggioranz­a con soluzioni ai problemi. Esistono margini di lavoro comune?

«Su tram e Passante, una volta che sia chiaro a tutti coloro che si sentono “vittime” di quei progetti che non si torna indietro, la questione è come gestirli. Bisogna dialogare con le persone che vengono colpite dai cantieri, cercare modifiche e aggiustame­nti, lavorare a dei risarcimen­ti per chi perderà fatturato e vigilare sulla durate dei lavori. Per questo torniamo in piazza a sostegno dei commercian­ti. Lo spazio per l’opposizion­e non è solo nella lotta contro i mulini a vento, ma nella tutela dei cittadini. Noi evidenziam­o che c’è un’incapacità di dialogo e ci mettiamo a disposizio­ne per agevolarlo. Perché questa chiusura pesa sui cittadini. Con il dialogo ci si può capire, se non avviene come chiedono alcuni cittadini diventa un problema. Se poi l’unico modo per essere ascoltati è con una protesta violenza, come alle Besta, allora il problema è più grosso».

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Le tante e-mail ricevute dai lettori sul bilancio di metà mandato del sindaco le potete leggere sul nostro sito
Sul web Le tante e-mail ricevute dai lettori sul bilancio di metà mandato del sindaco le potete leggere sul nostro sito

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