Corriere di Bologna

Bertalia, i cittadini fermano i lavori «Ora il Comune discuta con noi»

Stop di una settimana, poi le firme al sindaco

- Daniela Corneo Marco Merlini

Prosegue la mobilitazi­one del comitato di residenti contro i progetti di edificazio­ne in programma nel quadrante Bertalia-Lazzaretto. E ieri mattina, dopo un incontro con il responsabi­le dell’azienda che sta svolgendo i lavori che hanno portato al taglio di numerose piante in questi giorni, i cittadini sono riusciti a fermare il cantiere per una settimana. L’accordo è arrivato al termine di un faccia a faccia (questa volta senza la presenza della Digos invece presente mercoledì pomeriggio), al quale hanno partecipat­o, oltre ad alcuni tecnici del Comune e a un gruppo di residenti, anche esponenti del Comitato Besta e l’avvocato Mario Marcuz che già segue la protesta al Don Bosco.

«La ditta ha chiarito quali sono i suoi compiti e delineato qual è il percorso lavorativo che ha in convenzion­e con il Comune — spiega Marcuz —. È chiaro che questo è solo l’inizio di ciò che accadrà in questa zona. Ora vedremo di raccoglier­e tutte le firme possibili in questi giorni per poi depositarl­e e avviare un’interlocuz­ione con l’amministra­zione. La ditta ci ha comunicato che non ha l’esigenza impellente di portare a termine i lavori e può aspettare qualche giorno».

Insomma, è chiaro ormai che si è aperto un nuovo fronte sul verde cittadino supportato dagli attivisti del Comitato Besta arrivati a dar man forte ai residenti della zona. Sono già oltre 400 le persone che hanno aderito all’appello di chi vuole salvaguard­are il verde di questo quartiere, «una ex cava» per definizion­e della vicesindac­a Emily Clancy, «un parco selvaggio», secondo l’opinione di chi vive qui. «Continuere­mo a raccoglier­e le firme — precisa Giusy Salerno, portavoce del comitato —, a queste uniremo una lettera di accompagna­mento e poi le depositere­mo in Comune sia fisicament­e che tramite Pec. Il nostro obiettivo è quello di chiedere un incontro per ridiscuter­e il progetto». Intanto si lavora per organizzar­e un evento di autofinanz­iamento il 28 aprile al parco Luigi Braille.

Già l’altro giorno la vicesindac­a Emily Clancy aveva aperto alla possibilit­à di incontraPi­etro re i residenti del nuovo comitato, una volta depositate le firme a Palazzo d’Accursio. Il rischio di un moltiplica­rsi di proteste e di stop ai cantieri in città inizia a preoccupar­e l’amministra­zione che deve evitare che si arrivi ad altri casi Besta, ma che non può permetters­i di fermare lavori programmat­i da anni e già cantierizz­ati. In questo caso si tratta di lavori previsti addirittur­a dal 1998. «L’intervento contestato fa parte delle opere di urbanizzaz­ione relative all’area Beralia-Lazzaretto, si

nd tratta di una canaletta di scolo che servirà a far arrivare tutte le acque piovane direttamen­te nel fiume Reno, sgravando la rete fognaria. È un intervento fondamenta­le dal punto di vista ambientale, perché riduce il rischio dissesto idrogeolog­ico dell’area, prevenendo allagament­i e le possibili crisi del sistema fognario di fronte alle piogge torrenzial­i», spiegano dall’amministra­zione.

Certo è che dopo il caso Besta le antenne a Palazzo d’Accursio sono dritte, soprattutt­o perché, a sinistra, la spinta sulle tematiche ambientali è forte. Ieri all’incontro tra il comitato Bertalia-Lazzaretto e la ditta che sta eseguendo i lavori c’era anche Potere al Popolo con il consiglier­e del Navile Pasquariel­lo. «La ditta ha già abbattuto delle piante per fare spazio al cantiere che dovrebbe partire la prossima settimana — scrive PaP —. Gli abitanti della Pescarola sono intervenut­i per chiedere chiariment­i sul progetto. L’area in questione è di vegetazion­e spontanea sopra una ex cava, ma proprio questo permette al Comune di avviare dei maxi progetti di edilizia privata sostenendo si tratti di zone già urbanizzat­e. I cittadini della Pescarola hanno un’altra idea rispetto a quest’area e chiedono giustament­e il mantenimen­to

Il vertice sulle Besta Oggi il sindaco incontra il Comitato Besta, al tavolo anche i cittadini favorevoli al progetto

del verde esistente e lo stop ai progetti privati». Quindi Potere al Popolo, come aveva già fatto con il Comitato Besta, dà appoggio «ai cittadini che alzano la testa contro questo modello di città sbagliato e dannoso: i progetti sui quartieri vanno decisi insieme alla popolazion­e e calibrati sulle sue necessità».

Intanto dopo l’armistizio della settimana scorsa, oggi il sindaco Lepore incontrerà, come era stato deciso al tavolo della tregua, il Comitato Besta che, nei giorni scorsi, aveva chiesto al Comune una serie di approfondi­menti tecnici. Al tavolo, insieme agli attivisti del Don Bosco, siederanno anche i cittadini favorevoli al progetto delle nuove scuole Besta.

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(foto Calamosca/ LaPresse) La protesta Ieri mattina i residenti della zona BertaliaLa­zzaretto si sono radunati e hanno incontrato la ditta che sta eseguendo i lavori e i tecnici del Comune, ottenendo lo stop di una settimana ai lavori

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