Virtus, è senza appello
Stasera gara da dentro o fuori con il Baskonia vincere vale i quarti di Eurolega con il Real Banchi: «Dobbiamo fare come contro l’Efes» Shengelia: «Tornare a casa con un successo»
Comincia fra gli applausi, la trasferta di Vitoria della Virtus. Sono quelli che accompagnano i giocatori e lo staff al gate d’imbarco del charter per i Paesi Baschi. L’impresa di Istanbul ha restituito entusiasmo all’ambiente e adesso si sogna il secondo blitz consecutivo in trasferta — dove c’erano state otto sconfitte di fila prima di martedì — che renderebbe trionfale la campagna europea dei bianconeri, guadagnandosi un posto fra le prime otto e la sfida nei quarti contro il Real Madrid la prossima settimana. Un passo alla volta, però, perché stasera (ore 20.30, diretta Sky e Dazn) c’è l’ostacolo Baskonia da superare in una sorta di ritorno dell’ultima gara di regular season di una settimana fa che sembrava aver infranto il sogno playoff.
Sembrava finita lì, la stagione europea della Segafredo, e invece la grande prova di Istanbul ha rivitalizzato tutti e cambiato il mondo in soli sette giorni. A Vitoria la Virtus è stata accolta da un gelido vento sceso dai Pirenei, ma stasera farà caldissimo all’interno della Fernando Buesa Arena per una sfida senza domani. I baschi di Ivanovic, che era già su quella panchina nella finale del 2001 contro l’allora Kinder ed è ora alla quarta incarnazione da queste parti, sono reduci dal tracollo contro il Maccabi a Belgrado, dove sono stati troppo brutti per essere veri in una partita nella quale hanno però perso una pedina importante come Chima Moneke. Il nigeriano cresciuto in Australia si è girato la caviglia destra ed è fuori dalla partita di stasera, privando il Baskonia della sua energia, del suo dinamismo e della sua fisicità dentro l’area che ha dato parecchio fastidio alla Virtus venerdì scorso. «Aver guadagnato l’opportunità di giocare il secondo atto del play-in — sottolinea Luca Banchi — ci dà la carica per replicare una prestazione di grande intensità, per far fronte all’enorme talento realizzativo del Baskonia e la loro volontà di riscatto dopo la sconfitta di Belgrado».
Quando si parla di talento realizzativo nella squadra basca non si può prescindere da Markus Howard, capocannoniere di Eurolega e assoluto mattatore della partita della settimana scorsa con 34 punti. Inarrestabile per ogni stopper mandato sulle sue tracce, l’unico ad averlo contenuto è stato Abass che sta attraversando un grande momento di forma e che anche martedì a Istanbul si è preso cura di Clyburn spegnendolo dopo la raffica iniziale. Dalla difesa la Segafredo dovrà porre le basi dell’impresa, cambiando la tendenza dei due precedenti di regular season dove si è vinto in entrambe le occasioni scavallando quota 90: 91 furono i punti della Virtus nel successo a Vitoria e 95 quelli baschi una settimana fa. «Gestione del ritmo, consistenza difensiva, lotta a rimbalzo e disciplina saranno le chiavi per ben interpretare il match», spiega Banchi che sa bene come sia da evitare che il Baskonia possa correre in campo aperto per generare una partita a tanti possessi.
L’esperienza di chi ha giocato tante partite di questo tipo, da Hackett a Belinelli, da Dunston a Shengelia è una carta importante a favore dei bianconeri. Il georgiano, senza un avversario complicato come Moneke, ha il potenziale per essere uno degli uomini chiave di questa sfida: «Sappiamo cosa significa questa partita per noi — ha detto Shengelia —. Siamo pronti e lo abbiamo dimostrato contro l’Efes, ma questo non significa nulla se non confermeremo la nostra identità di squadra anche in questa occasione. Dovremo scendere in campo per tornare a casa con una vittoria». Quella che riporterebbe la Virtus nei playoff di Eurolega per la prima volta in 22 anni e metterebbe la ciliegina sulla torta di una stagione di coppa da ricordare.
Infortunio pesante
I baschi vengono dal k.o. contro Maccabi e dovranno fare a meno di Moneke