I nomi papabili
Vincenzo Colla
Ex segretario regionale della Cgil, piacentino, in corsa contro Landini nel ‘19. Oggi è assessore al Lavoro
attuali assetti, rimettendo tutto in discussione.
Tanto nel centrosinistra, che nel centrodestra di governo, si lavora con la prospettiva della certa elezione di Bonaccini in Ue e di un voto anticipato attorno a fine novembre. È in quest’ottica che ieri si è messa in moto la macchina del Pd emiliano-romagnolo, determinato ad affidare in mani sicure il compito di non interrompere la lunga serie di vittorie in quella che sembra l’unica vera regione-roccaforte. Concluso l’annuncio di Stefano Bonaccito?
Michele De Pascale
Sindaco di Ravenna e presidente delle Province italiane, è emerso per l’impegno durante l’alluvione
Lo decideremo più avanti», ha messo in chiaro Tosiani, evitando di affrontare ora l’annosa questione primarie sìprimarie no. E allontanando il rischio di immediate polemiche interne su una scelta presa ancora prima di iniziare la discussione.
Eppure, tra la Via Emilia e Roma, si lavora da tempo con l’obiettivo di evitare i gazebo e trovare un candidato unitario . I due nomi su cui si scommette di più, a queste latitudini, sono quelli dell’assessore regionale Vincenzo Colla e del sindaco di
Graziano Delrio
Ex sindaco di Reggio Emilia, è stato ministro agli Affari regionali con Letta e ai Trasporti con Renzi
l’europarlamentare Elisabetta Gualmini hanno lasciato intendere (con sfumature diverse) di essere interessati alla partita, anche se con una rielezione in Ue Gualmini non potrà che chiamarsene fuori. E poi c’è l’ex ministro Graziano Delrio, un briscolone che permetterebbe di bypassare il nodo primarie, ma c’è chi pensa che il suo nome serva soprattutto a tenere calmi gli aspiranti delfini del governatore uscente.