Corriere di Bologna

Orgoglio Virtus, parte la missione scudetto

Rammarico per l’esclusione, ma l’anno prossimo la Segafredo tornerà in Eurolega

- Luca Aquino

Rammarico e orgoglio hanno riempito i trolley imbarcati dalla Virtus sul volo di ritorno che l’ha riportata a Bologna dopo la sconfitta di Vitoria. Il rammarico è quello per un playoff sfumato all’ultima curva contro un’avversaria alla portata, l’orgoglio è quello per una stagione europea comunque più che soddisface­nte, vissuta sempre all’interno delle prime dieci posizioni prendendos­i scalpi importanti e mettendosi dietro squadre ben più attrezzate e con ambizioni di Final Four. Risultati che, assieme all’eccellente dato del botteghino essendo una delle sei squadre con percentual­e di riempiment­o dell’impianto almeno del 90%, assicurera­nno quasi certamente una presenza anche nell’Eurolega del prossimo anno, dalla quale dovrebbe essere esclusa Valencia per far posto a Parigi vincitrice dell’Eurocup.

La gara con il Baskonia ha confermato quali sono i sentieri che la Segafredo non può permetters­i di percorrere, soprattutt­o a certi livelli. Sopra gli 80 punti concessi le diventa molto più complicato vincere ed essere competitiv­a, la difesa tornata a ruggire martedì a Istanbul tenendo l’Efes a 64 deve essere la base da cui ripartire per gli ultimi due mesi di campionato che ora dovrà affrontare. La missione scudetto è infatti l’ultima rimasta a tre partite al termine della regular season prima dei playoff, a cominciare da quella di domani sera contro Reggio Emilia. Si cerca la miglior posizione in griglia e sostanzial­mente quella che permetterà di evitare un incrocio con Milano prima della finale.

Se le duellanti faranno percorso netto in queste ultime tre giornate — avendo domenica prossima l’Armani lo scontro diretto in casa contro la capolista Brescia — nella griglia playoff la Virtus scatterà dalla prima posizione e l’Olimpia dalla seconda. La squadra di Banchi avrebbe sempre il fattore campo favorevole, un dettaglio decisivo lo scorso anno quando la finale in sette partite non vide alcuna vittoria in trasferta. A confortare la Segafredo in vista di questo sprint la crescita di Abass e Polonara che stanno diventando più efficaci e produttivi e il recupero di un Cordinier che almeno nel primo tempo di Vitoria ha mandato segnali incoraggia­nti. Belinelli e Shengelia restano i punti di riferiment­o, ma un cast di supporto di qualità e con benzina nel serbatoio sarà fondamenta­le per la missione scudetto.

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(Ciamillo) In crescita Awudu Abass è tornato su ottimi livelli in questo finale

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