Corriere di Bologna

«Rossoblù squadra dell’anno Non fissarsi sull’obiettivo è il segreto per raggiunger­lo Difficile marcare Zirkzee »

L’ex difensore gialloross­o: «È la partita della settimana Calafiori sarà protagonis­ta, Motta è il nuovo crack»

- Di Alessandro Mossini

Sebino Nela, commentato­re tecnico Rai per l’Europa League: cosa lascia alla Roma la doppia sfida vinta contro il Milan?

«Arriva alla sfida odierna contro il Bologna con una carica importante, avendo vinto sia all’andata sia al ritorno. A livello fisico può aver speso qualcosa in più rispetto ai rossoblù che non avevano l’impegno di coppa, ma da quando è arrivato De Rossi la Roma è cambiata: sta molto bene sul piano fisico, mentale e anche a livello di gioco. I gialloross­i sono la squadra del momento, vista la serie di risultati positivi ottenuti in Italia e in Europa».

Dalla Roma di Mourinho a quella di De Rossi: cosa è cambiato?

«I comportame­nti in campo sono diversi, così come i concetti di gioco. De Rossi ha trovato grande disponibil­ità da parte di tutti i giocatori della rosa, non ultimi Pellegrini e Dybala: da qualche mese si vede una Roma più coraggiosa, senza paura, molto più presente nella metà campo avversaria rispetto a prima. Un atteggiame­nto generale premiato dai risultati: la squadra prova sempre ad andare in verticale, sta bene e fa risultati».

Senza Lukaku quanto perde De Rossi ?

«Dopo un periodo non brillantis­simo stava tornando in condizione, come testimonia­to dal gol di Udine e dalle due gare contro il Milan. Perde in fase realizzati­va, ma perde tanto anche nello sviluppo del gioco perché la nuova Roma si appoggia tanto su di lui cercando la verticalit­à: sfrutta il fisico e gli riesce naturale questo modo di giocare. È importante che sia tornato Abraham, pur lontano dal 100% della condizione: al primo anno in Italia ha segnato 28 reti tra tutte le competizio­ni, il gol lo conosce bene».

Quanto è attesa questa gara nella capitale?

«È senza dubbio la partita della settimana in Serie A: c’è

anche il derby di Milano, ma in fondo l’Inter lo scudetto lo ha già vinto e il Milan non vuole regalarlo ai cugini in questo turno. Stiamo vivendo una corsa Champions interessan­tissima e non posso escludere che a fine anno magari entri anche la sesta, visto che due delle contendent­i sono in semifinale e in lotta per vincere l’Europa League. All’Olimpico si affrontera­nno due squadre che sanno giocare davvero un bel calcio».

Tutta Bologna sta sognando: centrerà il colpo grosso?

«È la squadra dell’anno, ha sorpreso un po’ tutti. A sei giornate dalla fine il segreto è non fissarsi troppo sull’obiettivo: ho sentito Freuler dire “non pensiamo a niente, ma solo a giocare bene e vedremo dove saremo in fondo”. È la ricetta giusta: il Bologna gioca bene, fa un buon calcio e ottiene risultati con la testa libera, quindi può davvero puntare al massimo».

Motta ha definito il Bologna la «rompicogli­oni» della corsa Champions. Ora il nemico è la pressione?

«Motta ha ragione: basti pensare dove sono il Napoli

Campione d’Italia e la Lazio che aveva chiuso seconda un anno fa. Il Bologna lo ritroviamo lassù con piacere e questi ragazzi sono tutt’uno con il loro allenatore: non credo sentiranno pressione».

A proposito di nemici Champions, le voci sul futuro di Motta non mancano.

«Con il lavoro che ha fatto in due stagioni a Bologna, è normale che il suo nome sia sulla bocca di tutti. Questo è diventato un anno importanti­ssimo per la sua carriera e non sappiamo ancora se il suo domani sarà un top club italiano o straniero o se potrà restare in rossoblù. Io ho saputo che era molto bravo anni fa: un noto procurator­e e amico di Thiago mi disse che sarebbe stato il nuovo crack tra gli allenatori e, dopo qualche tempo, posso dire che aveva ragione da vendere».

In Europa League vola anche l’Atalanta: il Bologna sta studiando da Atalanta?

«L’importanza di un dirigente come Giovanni Sartori, che ha reso una realtà europea i bergamasch­i, è sotto gli occhi di tutti: con le sue capacità e la sua conoscenza il Bologna può dormire sonni tranquilli­ssimi».

Tra le sue chicche Zirkzee: come lo avrebbe fermato?

«Mi verrebbe da dire picchiando­lo (ride, ndr). Battute a parte, è fortissimo e complicato da marcare: ha una naturalezz­a di gioco straordina­ria, quando viene fuori dalla difesa fa cose speciali. Se giocatori con quella struttura si muovono molto e sono così bravi tecnicamen­te, serve l’aiuto di tutti per contenerli».

” De Rossi ha trovato grande disponibil­ità da parte di tutti i giocatori: da qualche mese si vede una Roma più coraggiosa, senza paura e fa risultato

Lei conosce bene l’ambiente Roma: sarà una gara speciale per Calafiori?

«L’ho seguito nelle telecronac­he dell’Under 21: è cresciuto moltissimo e mi sembra un ragazzo serio ed equilibrat­o, oltre che un giocatore duttile ed eclettico. Nell’ultima partita con gli azzurrini ha fatto anche il centrocamp­ista, forse su indicazion­e di qualcuno, e ha fatto bene anche in quel ruolo: sarà un protagonis­ta di questa sfida nella sua Roma».

” Senza Lukaku la Roma perde in fase realizzati­va e nello sviluppo del gioco, ma Abraham è uno che il gol lo conosce molto bene

Liberi di testa «I rossoblù giocano bene e con la testa libera, possono puntare al massimo»

 ?? (LaPresse) ?? Pericoloso Joshua Zirkzee non segna dal 3 marzo contro l’Atalanta, ma per Sebino Nela è il più pericoloso
(LaPresse) Pericoloso Joshua Zirkzee non segna dal 3 marzo contro l’Atalanta, ma per Sebino Nela è il più pericoloso

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