Corriere di Bologna

Prima assaggi e degusti, poi fai acquisti È Bottega botlé, enogastron­omia e arte

Da domani in via Marsala, negozio della tradizione unita all’innovazion­e

- Federica Nannetti

Vino, pane, olio, arte e tecnologia; al centro i clienti e la loro esperienza di degustazio­ne guidata dall’oste prima dell’acquisto: è questa la ricetta di Bottega botlè, la nuova realtà enogastron­omica di via Marsala 13/c firmata da Gaetano Lanza. Non è un ristorante, non è un bistrot, ma non è nemmeno un semplice punto vendita perché, alla base, c’è la volontà di proporre una diversa esperienza della tradizione emiliano-romagnola, andando in controtend­enza con l’idea «di un settore che non si può innovare», ha sottolinea­to fin da subito il titolare in occasione della presentazi­one del locale alla stampa.

Bottega botlè, che aprirà le porte al pubblico domani, è sì un negozio della tradizione – tra 149 etichette dalla cantina, salumi e formaggi Dop e Igp, aceti balsamici, oli, prodotti da forno e pasta fresca – ma in più vuole essere un luogo dove conoscere i prodotti tipici, degustando­li appunto, un po’ come nelle botteghe di una volta e con l’aggiunta della tecnologia. Ed è anche per queste caratteris­tiche che l’attività è stata riconosciu­ta dal Comune di Bologna tra i propossono getti speciali la cui apertura è stata acconsenti­ta in deroga al decreto Unesco a limitazion­e dell’insediamen­to di nuovi esercizi in centro storico di alcune attività commercial­i, tra cui quelle di ristorazio­ne.

Lo spazio – che vuole essere al contempo anche una piccola galleria d’arte con opere dedicate a Bologna realizzate dall’interazion­e tra uomo e intelligen­za artificial­e – è organizzat­o proprio per essere funzionale a tale tipo di esperienza. Per prima cosa «l’attrezzo “da lavoro” — ha spiegato Lanza —, ovvero un calice: le degustazio­ni di vino avvenire in autonomia grazie agli erogatori automatici e a una tessera prepagata».

La scelta su cui orientare l’acquisto è ampia, dai rossi e bianchi di Bologna, a quelli dell’Emilia-Romagna fino ai big del panorama italiano. Ed è qui che entra in gioco la tecnologia: con un software chiamato Rewine è possibile mettersi alla prova come sommelier, testando le proprie conoscenze enologiche. «Si procede poi al banco delle degustazio­ni gastronomi­che gratuite — ha proseguito Lanza —, Bottega botlè ha deciso di aderire al circuito De.Co. e di collaborar­e con l’associazio­ne dei Salsamenta­ri. Infine, il laboratori­o a vista delle sfogline per la pasta fresca».

Se da una parte questa nuova realtà vuole essere un luogo di attrazione per turisti con sessioni degustativ­e a diverse ore della giornata, dall’altra vuole guardare anche ai bolognesi, proponendo loro qualcosa di opposto, basato su un’esperienza diretta, rispetto alle fredde consegne della spesa a domicilio. Va da sé, con la richiesta di un po’ di tempo da dedicare alla scoperta dei prodotti.

La scommessa di Bottega botlè sarà anche quella di riuscire a portare il format, tramite i giovani, in altre città, tenendo fede al tipo di esperienza ma variando i prodotti tipici. «Questo è uno primi progetti speciali che la giunta ha approvata a inizio mandato — ha concluso Luisa Guidone, assessora al Commercio —, è anche un modo per prendersi cura di un tratto di via Marsala e di uno spazio pubblico, nonché per offrire un servizio a vocazione diurna alla comunità e ai residenti».

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In centro Un’immagine del nuovo locale di via Marsala «Bottega botlè», che sarà aperta al pubblico da domani

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