Classici e nuovi talenti Emilia Romagna Festival, la lunga estate
«Classico è contemporaneo». Così il 24° «Emilia Romagna Festival - ERF» ha deciso di connotare quest’anno il lungo itinerario musicale che comincerà il 3 luglio per proseguire fino al’11 settembre. Con 600 artisti e 55 appuntamenti disseminati fra castelli, pievi antiche, teatri e piazze di 20 comuni distribuiti tra le province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara. Dalla classica al jazz, dal pop alla musica etnica, dal teatro musicale alla world music. Perché, sottolinea il direttore artistico, il flautista Massimo Mercelli, «quando si parla di classico si evoca sempre qualcosa di polveroso. Ma in letteratura, per esempio, Pirandello, vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900, è già considerato un classico, in musica Prokof’ev, vissuto negli stessi anni, no».
Dopo l’anteprima del 27 giugno al Chiostro del Palazzo Vescovile di Imola, con un caro amico del festival come il pianista Ramin Bahrami, l’inaugurazione, il 3 luglio all’Abbazia San Mercuriale di Forlì, sarà affidata a Claudio Monteverdi e a uno dei suoi capolavori, Il Vespro della Beata Vergine, affidato al Venice Monteverdi Academy insieme all’Orchestra «Lorenzo Da Ponte» e al coro Schola Gregoriana. Classici senza tempo insieme a musiche nuove e di ricerca. Con focus sui nuovi compositori d’oltreoceano, presentato da due giovani quartetti americani, gli Aruna Quartet e il Poiesis Quartet. Brani in prima esecuzione italiana o di rarissimo ascolto di Emma O’Halloren, Jennifer Higdon, Premio Pulitzer per la musica 2010, David Maslanka, Marc Mellits, Eleanor Alberga e Kevin Lau.
Nel programma, su emiliaromagnafestival.it, figurano Noa, Peppe Servillo, Danilo Rea, Martin Kasik, il duo Igudesman & Joo e Pino Donaggio, a cui sarà consegnato il «XV Premio ERF» alla carriera. Molti anche i luoghi nuovi per il festival come la Fondazione Lercaro di Bologna, che ospiterà l’11 luglio un concerto di Mercelli insieme al chitarrista Donato D’Antonio. E poi il ritorno delle grandi orchestre come la coreana Seongnam Philharmonic Orchestra, la China Symphony Orchestra di Ningbo, l’Anima Musicae Chamber Orchestra Budapest e la Czech Chamber Orchestra Philharmonic Pardubice. Oltre alle voci recitanti di Vanessa Gravina, Sonia Bergamasco e Stefano Fresi. Confermato il ciclo «Primo Premio!», in cui i giovani vincitori di concorsi internazionali potranno mostrare la loro bravura. In un territorio ricco di organi, «ERF» proporrà pure tre concerti dedicati a questo antico strumento. Con «L’incanto dei luoghi», poi, gli spettatori potranno scoprire i tanti musei, parchi, borghi, abbazie, cripte e biblioteche che ospiteranno i concerti, partecipando a oltre 20 visite guidate. Nell’ultimo appuntamento, l’11 settembre al Museo delle Ceramiche di Faenza, il New Made Ensemble, in prima assoluta, presenterà La corrispondenza .Un omaggio della compositrice Rossella Spinosa a Gio Ponti, in occasione della mostra su Ponti proprio al museo di Faenza.