Confronto studenti-Unibo su Israele Ma Molari (contestato) lascia l’aula
Centinaia in rettorato, sul tavolo collaborazioni accademiche e «dual use»
Una mozione che verrà presentata dalla componente studentesca al Senato Accademico e un tavolo che affronti la delicata questione del «dual use», cioè di quelle ricerche e quei progetti in ambito universitario in grado di produrre risultati che possano essere declinati sia all’uso civile che a quello militare. È questo l’esito del confronto durato quasi tre ore tra le sigle studentesche, che da tempo chiedono un disimpegno dell’Università dalle collaborazioni con le istituzioni israeliane e l’industria bellica, e il rettore Giovanni Molari. In realtà, la presenza di Molari non si è protratta per più di 45 minuti ed è stata condita da un siparietto iniziale. Vista la presenza dei cronisti all’incontro, definito pubblico dagli stessi organizzatori, il rettore ha deciso immediatamente di lasciare l’aula al 33 di via Zamboni. Una «fuga» durata solo un paio di minuti: Molari infatti è rientrato chiedendo espressamente a tutti di non riprendere o registrare gli interventi del faccia a faccia. Poi il via al dibattito con le richieste ufficializzate dagli studenti: «Il boicottaggio accademico non è la soluzione — è stata la risposta del rettore —. L’Alma Mater collabora con tutto il mondo e come già ribadito in Senato acquel cademico nessun accordo di quelli in essere con le istituzioni israeliane si avvicina all’ambito militare. Riguarda semmai ambiti come quello agricolo, medico o alimentare».
Gli studenti però incalzano e passano in rassegna accordi passati e presenti di Unibo, mettono sotto accusa alcune aziende come Leonardo o rapporti come quelli con la Marina militare, chiedono che l’Ateneo abbandoni qualsiasi collaborazione con l’Ariel University, istituzione nata in Cisgiordania su territori che furono palestinesi. Ma Molari a punto ha già lasciato l’incontro, accompagnato dal «vergogna, vergogna» di tutta la platea.
Restano alcuni prorettori come Alberto Credi, alla Ricerca, e Roberto Vecchi alla Didattica e alcuni delegati come Federico Condello agli Studenti e Claudio Melchiorri ai Rapporti con le imprese. Dopo un lungo dibattito gli studenti arrivano alla decisione di presentare la mozione: «Ma chiederemo anche — spiega Davide, uno dei portavoce della protesta — che quella seduta del Senato sia aperta alla presenza e agli interventi esterni. Riteniamo sia fondamentale arrivare all’interruzione dei rapporti con Ariel e con aziende israeliane e belliche, e a una diversa dottrina del dual use». Soddisfatto del confronto Condello: «La disponibilità a discutere queste questioni c’è sempre stata — spiega — quando però i toni e le parole restano nei confini di un dibattito che deve tener conto della legittimità delle posizioni che esistono in un Ateneo grande come l’Alma Mater. Il dual use? Noi dobbiamo incrementare gli strumenti di vigilanza ma senza paralizzare la ricerca».