Cantieri fermi e dialogo difficile I comitati: «Quei progetti vanno rivisti»
Cantieri ancora fermi e un dialogo, quello tra amministrazione comunale e comitati, che fatica a decollare. La madre di tutte le partite è quella sul futuro del parco don Bosco. Anche ieri mattina, come sempre, nell’area verde c’erano alcuni attivisti a presidiare: intorno a loro ancora le tende, le altane e le reti sugli alberi, le improvvisate strutture realizzate con le reti metalliche che dovevano servire per il cantiere. Il confronto tra il Comitato Besta e il Comune di Bologna prosegue tra mille difficoltà. Nei giorni scorsi è finalmente emersa una nuova data per un incontro: il 6 maggio. In realtà le traversie per arrivare all’appuntamento non mancano e non è escluso che anche quella data salti, come altre proposte per le quali non si è trovato l’accordo.
In questo caso, secondo gli esponenti del comitato, a fare la differenza sarà la disponibilità di Palazzo d’Accursio a «mettere a disposizione il materiale e la documentazione che sono stati chiesti da tempo e che ancora non sono stati forniti». Tra questi, il più importante è il Docfap, ovvero il documento di fattibilità delle alternative progettuali: si tratta, in sostanza, di un allegato ai progetti che dovrebbe indicare quali erano le strade percorribili e per quale motivo si sia deciso di seguirne una in particolare. Nella fattispecie, la scelta di procedere con la realizzazione della nuova scuola nel parco. «Vorremmo fosse un incontro vero – fa sapere Roberto Panzacchi del comitato – Non chiediamo solo il DocFap ma tutto quel materiale che riteniamo fondamentale in questa vicenda». Da parte sua, l’amministrazione fa sapere che al comitato sono state inviate già centinaia di pagine di documenti, ma in relazione al DocFap frena: «Al momento in cui è stato approvato il progetto delle nuove Besta – spiegano da Palazzo d’Accursio – il DocFap non era previsto dalla normativa e questo al comitato lo abbiamo già riferito».
Il Comune, aggiungono, «già nel 2018 aveva redatto la relazione tecnico-economica della ristrutturazione», confermando che per una completa messa a norma sarebbe stato necessario affrontare «una molteplicità di criticità», dagli adeguamenti relativi alla sismica, al risparmio
energetico, alle barriere architettoniche e alle vie di fuga al rifacimento di impermeabilizzazioni, impianti elettrici, di riscaldamento e di smaltimento acque. Solo per alcuni di essi (impermeabilizzazioni, rifacimento impianto elettrico e sostituzione infissi) il costo verificato sarebbe stato di 4 milioni di euro. Lontani ancora, tuttavia, dai 18 necessari per la realizzazione della nuova scuola. «Il punto è proprio quello – replicano dal comitato – la documentazione è incompleta, vogliamo avere il quadro completo». Ma a far pendere la bilancia sarebbe stata anche la considerazione che a causa della riduzione degli spazi non si sarebbe potuta garantire la continuità scolastica durante i lavori.
Sin qui le questioni tecniche. In realtà il Comitato Besta critica ancora una volta la gestione della vicenda da parte degli enti pubblici, con il coinvolgimento di Digos e forze di polizia laddove questo non si renda necessario, come accaduto durante l’ultima seduta del consiglio di quartiere San Donato-San Vitale, al termine del quale sono stati anche identificati due esponenti del gruppo: «Da tempo assistiamo a una serie di comportamenti che hanno il sapore dell’intimidazione – attaccano – ci colpisce che si voglia parlare di dialogo e al contempo si continui a delegare tutto alla polizia».
Ma se il Don Bosco non vive giorni sereni, non meglio va nella zona Bertalia-Lazzaretto, dove da un paio di settimane si è attivato un comitato per fermare la cementificazione dell’area: ad oggi sono state raccolte, protocollate e depositate in Comune oltre 1.000 firme. «Chiediamo la completa revisione del piano edilizio – spiega Giusy Salerno, una portavoce della protesta – non diciamo che non si debba edificare, ma che lo si faccia in modo diverso». Domani, a partire dalle 17 al parco Louis Braille, i promotori della protesta hanno organizzato un evento dal titolo «No al vostro cemento», al quale parteciperanno oltre al Bertalia-Lazzaretto, i comitati Besta, Tutela Alberi e Aeroporto Incompatibile. «A breve – è la chiosa – chiederemo un incontro ufficiale all’amministrazione comunale».