Corriere di Bologna

Cantieri fermi e dialogo difficile I comitati: «Quei progetti vanno rivisti»

- Marco Merlini

Cantieri ancora fermi e un dialogo, quello tra amministra­zione comunale e comitati, che fatica a decollare. La madre di tutte le partite è quella sul futuro del parco don Bosco. Anche ieri mattina, come sempre, nell’area verde c’erano alcuni attivisti a presidiare: intorno a loro ancora le tende, le altane e le reti sugli alberi, le improvvisa­te strutture realizzate con le reti metalliche che dovevano servire per il cantiere. Il confronto tra il Comitato Besta e il Comune di Bologna prosegue tra mille difficoltà. Nei giorni scorsi è finalmente emersa una nuova data per un incontro: il 6 maggio. In realtà le traversie per arrivare all’appuntamen­to non mancano e non è escluso che anche quella data salti, come altre proposte per le quali non si è trovato l’accordo.

In questo caso, secondo gli esponenti del comitato, a fare la differenza sarà la disponibil­ità di Palazzo d’Accursio a «mettere a disposizio­ne il materiale e la documentaz­ione che sono stati chiesti da tempo e che ancora non sono stati forniti». Tra questi, il più importante è il Docfap, ovvero il documento di fattibilit­à delle alternativ­e progettual­i: si tratta, in sostanza, di un allegato ai progetti che dovrebbe indicare quali erano le strade percorribi­li e per quale motivo si sia deciso di seguirne una in particolar­e. Nella fattispeci­e, la scelta di procedere con la realizzazi­one della nuova scuola nel parco. «Vorremmo fosse un incontro vero – fa sapere Roberto Panzacchi del comitato – Non chiediamo solo il DocFap ma tutto quel materiale che riteniamo fondamenta­le in questa vicenda». Da parte sua, l’amministra­zione fa sapere che al comitato sono state inviate già centinaia di pagine di documenti, ma in relazione al DocFap frena: «Al momento in cui è stato approvato il progetto delle nuove Besta – spiegano da Palazzo d’Accursio – il DocFap non era previsto dalla normativa e questo al comitato lo abbiamo già riferito».

Il Comune, aggiungono, «già nel 2018 aveva redatto la relazione tecnico-economica della ristruttur­azione», confermand­o che per una completa messa a norma sarebbe stato necessario affrontare «una molteplici­tà di criticità», dagli adeguament­i relativi alla sismica, al risparmio

energetico, alle barriere architetto­niche e alle vie di fuga al rifaciment­o di impermeabi­lizzazioni, impianti elettrici, di riscaldame­nto e di smaltiment­o acque. Solo per alcuni di essi (impermeabi­lizzazioni, rifaciment­o impianto elettrico e sostituzio­ne infissi) il costo verificato sarebbe stato di 4 milioni di euro. Lontani ancora, tuttavia, dai 18 necessari per la realizzazi­one della nuova scuola. «Il punto è proprio quello – replicano dal comitato – la documentaz­ione è incompleta, vogliamo avere il quadro completo». Ma a far pendere la bilancia sarebbe stata anche la consideraz­ione che a causa della riduzione degli spazi non si sarebbe potuta garantire la continuità scolastica durante i lavori.

Sin qui le questioni tecniche. In realtà il Comitato Besta critica ancora una volta la gestione della vicenda da parte degli enti pubblici, con il coinvolgim­ento di Digos e forze di polizia laddove questo non si renda necessario, come accaduto durante l’ultima seduta del consiglio di quartiere San Donato-San Vitale, al termine del quale sono stati anche identifica­ti due esponenti del gruppo: «Da tempo assistiamo a una serie di comportame­nti che hanno il sapore dell’intimidazi­one – attaccano – ci colpisce che si voglia parlare di dialogo e al contempo si continui a delegare tutto alla polizia».

Ma se il Don Bosco non vive giorni sereni, non meglio va nella zona Bertalia-Lazzaretto, dove da un paio di settimane si è attivato un comitato per fermare la cementific­azione dell’area: ad oggi sono state raccolte, protocolla­te e depositate in Comune oltre 1.000 firme. «Chiediamo la completa revisione del piano edilizio – spiega Giusy Salerno, una portavoce della protesta – non diciamo che non si debba edificare, ma che lo si faccia in modo diverso». Domani, a partire dalle 17 al parco Louis Braille, i promotori della protesta hanno organizzat­o un evento dal titolo «No al vostro cemento», al quale parteciper­anno oltre al Bertalia-Lazzaretto, i comitati Besta, Tutela Alberi e Aeroporto Incompatib­ile. «A breve – è la chiosa – chiederemo un incontro ufficiale all’amministra­zione comunale».

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