Blues Brothers, lo show
All’EuropAuditorium con Henshaw come Jake «Il film, il Saturday Night Live e la musica»
The Blues Brothers Approved arriva in Italia e stasera approda sul palco del Teatro EuropAuditorium (ore 21, da 57.50 a 34.50 euro). Una produzione approvata da Dan Aykroyd e Judith Belushi che vede nei panni di Jake, l’indimenticato John Belushi, il produttore dello show, Brad Henshaw.
Henshaw, per lei cosa rappresentano i Blues Brothers?
«L’amicizia e la lealtà, il senso del dovere nel perseguire una giusta causa e il fatto che la vita, a volte, è troppo seria e che dovremmo ridere e festeggiare di più i momenti belli».
Impersonare Jake, quindi Belushi, significa sentire un peso sulle spalle?
«John Belushi è stato un genio della comicità e un anticonformista. Quindi sì, sento un enorme senso di responsabilità e di integrità nel rappresentare la sua eredità, e anche il suo lavoro, “dal vivo”, sul palco».
Quando ha visto per la prima volta il film The Blues Brothers cosa ha provato?
«Il film ha avuto una perdita finanziaria quando è stato presentato per la prima volta nei cinema di tutto il mondo. Come milioni di altre persone l’ho visto in videocassetta e sono diventato subito un grande fan».
Uno spettacolo dedicato ai Blues Brothers con l’approvazione di Dan Aykroyd e Judith Belushi. Come si arriva a un risultato del genere?
«Il Blues Brothers approvato in precedenza (The official Tribute to the Blues Brothers) esiste dal 1992. All’epoca non c’erano nel mondo altri concept o spettacoli sui Blues Brothers. Lo show, nato in un pub del Regno Unito, è cresciuto in forza e popolarità attirando il produttore teatrale londinese David Pugh e il regista David Leland. La produzione ha attirato l’attenzione di Judith Belushi e Dan Aykroyd, che sono rimasti stupiti dall’idea e dal suo potenziale, come produzione teatrale itinerante. Quindi, grazie a tutta questa storia e alle migliaia di rappresentazioni che abbiamo fatto nel mondo, rimaniamo non solo il più
grande e migliore spettacolo del pianeta, ma anche il primo musical juke box “autorizzato” del suo genere».
I Blues Brothers erano ironici, melodrammatici, coinvolgenti ma anche critici. Voi quali Blues Brothers portate in scena?
«Tutto questo e molto altro... Non parliamo solo del film, ma anche del Saturday night Live, dove i Blues Brothers sono stati presentati per la prima volta al mondo. Non abbiamo dimenticato di citare anche la musica e i grandi cantautori e musicisti a cui hanno dato una nuova vita, creando un vero e proprio culto».
Quale eredità, a suo modo di vedere, hanno lasciato i Blues Brothers?
«La Vhs più vista di tutti i tempi, un film iconico che non invecchia mai o che sarà trascurato dalle generazioni successive. Il film è anche una sorta di documentario sulla scena musicale della Chicago di allora, sul fatto che Dan Aykroyd volesse, in qualche maniera, documentare la fine di una grande era musicale nella città che divenne la patria del blues».
” Un film iconico, interpretare il personaggio di John Belushi, un genio della comicità e un anticonformista, la sento come una grande responsabilità personale
Se potesse parlare adesso con John Belushi, che cosa gli direbbe?
«Che ci mancherà sempre e che sarà apprezzato per il grande talento che aveva e la comicità che ci ha regalato. E che è stata una triste perdita la sua partenza da questo mondo, in così giovane età. Siamo stati privati di tantissimo con la sua scomparsa».