Corriere di Bologna

Musica, mito, magia Abba & Pink Floyd i tributi del Duse

- Andrea Tinti

Appena 24 ore separerann­o un paio di omaggi nei confronti di due figure stratosfer­iche della musica internazio­nale: Abba e Pink Floyd. La location sarà quella del Teatro Duse che stasera porterà in scena «Abba Dream» e domani i Big One con «European Pink Floyd Show» (ore 21 per entrambi gli spettacoli, biglietti da 27 a 36 euro stasera, da 27 a 39 euro domani).

Nei relativi campi d’azione queste due band rappresent­ano la perfezione in musica. Il 6 aprile di quest’anno gli Abba hanno festeggiat­o i 50 anni dalla loro esibizione all’Eurovision Song Contest, che vinsero con Waterloo e il loro successo ma anche la fama crebbe a livelli esponenzia­li. Ad oggi hanno venduto 380 milioni di dischi e nonostante lo scioglimen­to nel 1982 il mito ha retto il passare del tempo, complice canzoni pop epocali e il successo al botteghino del musical teatrale e del film Mamma mia! con Meryl Streep e Pierce Brosnan e del suo seguito Mamma mia! Ci risiamo. Nel 2021 a 40 anni dall’ultimo album in studio, «The Visitors», la band composta da Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad (la formazione non è mai cambiata dall’anno di nascita nel 1972), è tornata con un nuovo disco, «Voyage», che ha riscosso ampi consensi di critica e pubblico, ritornando anche sul palco con un live che vedeva la presenza dei loro avatar. Stasera il concerto/ spettacolo farà risuonare tantissime hit del gruppo, ma non sarà una semplice esibizione perché oltre alla musica sono previsti cambi di abito e tante coreografi­e come avevano abituato i loro fan gli Abba originali.

Domani, invece, sarà il rock dei Pink Floyd a riempire il Duse. I Big One, band italiana nata nel 2005, ha deciso di portare in tour, a 50 anni dall’uscita, un disco stratosfer­ico come «The dark side of the moon», pubblicato nel 1973, che sarà eseguito nella tracklist completa, cercando una riproduzio­ne più fedele possibile alle sonorità ed arrangiame­nti originali, questo grazie anche ad una strumentaz­ione vintage. I Big One sono conosciuti per diversi concerti tematici realizzati pensando al pianeta Pink Floyd. Nel 2016 sono stati chiamati dal fan club dei Pink Floyd più famoso del Belgio, per una serata evento che ha registrato il tutto esaurito. «The dark side of the moon», che oggi conta quasi 1.400 edizioni pubblicate nel mondo ed è continuame­nte ristampato, è un disco con una valutazion­e molto alta, una copia di stampa inglese del 1973 può costare fino a 3.000 sterline. L’album è anche conosciuto nel mondo per l’iconica copertina, che non riporta il titolo e nemmeno il nome del gruppo, ma “solo” il prisma triangolar­e ed un raggio di luce. Disegnato dalla Hipgnosis, racchiude la richiesta da parte di Richard Wright di un disegno pulito e di classe ma anche l’aspetto live dei Pink Floyd, La copertina fu concepita senza ascoltare le tracce del disco ed è diventata uno dei disegni più rappresent­ativi dei Pink Floyd riprodotta all’infinito su milioni di oggetti. Una luce che ha illuminato il rock per sempre.

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Sul palco I Big One interpreta­no i Pink Floyd
nd Sul palco I Big One interpreta­no i Pink Floyd

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