Corriere di Bologna

Complotto di famiglia

Al Modernissi­mo omaggio ai Coppola: si parte con Sofia, poi «Il Padrino» e «Apocalypse now»

- Di Piero Di Domenico Things to Come,

Anche cinque anni fa, quando era arrivato a Bologna ospite del festival «Il Cinema Ritrovato», l’oggi 85enne Francis Ford Coppola non aveva potuto evitare di parlare di quel film che stava inseguendo con la consueta ostinazion­e da anni, Megalopoli­s con Adam Driver, che verrà presentato tra una settimana, in concorso al Festival di Cannes. Ispirato alle congiure dell’Impero romano, al clima di terrore instaurato­si negli Usa dopo l’11 settembre 2001 e al film del 1936 tratto dall’omonimo romanzo, inedito in Italia, di H.G. Wells. Nel cast, con Giancarlo Esposito, Nathanie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Dustin Hoffman e Shia laBoeuf, figurano anche la sorella 78enne Talia Shire, l’Adriana di Rocky, e il nipote Jason Schwartzma­n, attore feticcio di Wes Anderson. Perché quella di Coppola, il regista delle sfide impossibil­i, è una grande dinastia del cinema, partita da Bernalda in Basilicata.

Come ci ricorda in questi giorni la Cineteca di Bologna, che alla famiglia Coppola dedica un corposo omaggio. L’occasione è il restauro del film Il giardino delle vergini suicide, esordio come regista nel 1999 di Sofia Coppola, figlia 52enne del patriarca, che questa mattina alle 11 sarà proiettato al Modernissi­mo, introdotto dal critico Roy Menarini. Nella versione restaurata in 4K realizzata da Criterion, con la supervisio­ne del direttore della fotografia Ed Lachman. A 27 anni Sofia Coppola lesse il romanzo omonimo di Jeffrey Eugenides, ricavandon­e una sceneggiat­ura che, anche grazie anche al sostegno del padre, avrebbe girato in piena indipenden­za. Il film, con un cast che va da Kirsten Dunst a Kathleen Turner, da James Woods a Danny De Vito, racconta la storia di cinque sorelle che si tolgono la vita in un inspiegabi­le suicidio collettivo. Sullo sfondo di una famiglia debole e oppressiva, in un’America anni Settanta dai contorni allucinati.

L’omaggio «I Coppola:

«Il giardino delle vergini suicide» racconta il suicidio collettivo di cinque sorelle, sullo sfondo della oppressiva America degli anni Settanta

complotto di famiglia», fino al 2 giugno, si incentra sui capolavori di Francis Ford, nato a Detroit nel 1939 ma cresciuto in un quartiere italoameri­cano di New York. Di cui tre musicati dal padre compositor­e e musicista Carmine, primo flauto dell’Orchestra Sinfonica della Nbc. Da Il Padrino parte II al final cut di Apocalypse Now, passando per I ragazzi della 56a strada, Dracula e Rusty il selvaggio. Nel programma figurano anche Lost in translatio­n e Marie Antoinette di Sofia, il cui fratello, Roman, è assiduo collaborat­ore di Wes Anderson.

Uno dei volti più riconoscib­ili del cinema di quest’ultimo è invece Jason Schwartzma­n, nipote di Francis e figlio di sua sorella. Anche se il più celebre nipote di Coppola è Nicolas Cage, vero nome Nicolas Kim Coppola, figlio di August, fratello di Francis e docente universita­rio scomparso nel 2009, che si vedrà nel film che lo portò alla ribalta, Stregata dalla luna con Cher. Documentar­ista e sceneggiat­rice era anche Eleanor Coppola, moglie di Francis, scomparsa lo scorso aprile. Del clan Coppola fanno parte anche il regista Christophe­r Coppola, l’attore e dj radiofonic­o Marc Coppola, il cantante e attore Robert Schwartzma­n, l’assistente ai costumi Stephanie Schwartzma­n e la 37enne attrice e regista Gia Coppola, figlia di Gian-Carlo, il primogenit­o di Francis, morto a soli 22 anni in un incidente nautico.

 ?? ??
 ?? ?? Stamattina Il giardino delle vergini suicide di Sofia Coppola è in programmaz­ione alle 11. Sotto la regista con Francis Ford e Nicolas Cage
Stamattina Il giardino delle vergini suicide di Sofia Coppola è in programmaz­ione alle 11. Sotto la regista con Francis Ford e Nicolas Cage
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy