Europee, Schlein al tour d’Emilia: salviamo la sanità pubblica
La segretaria in regione al fianco del governatore-capolista Bonaccini: ci vogliono raccontare divisi, ma non è così
«Siamo fiduciosi. Più che ai sondaggi guardiamo al calore con cui ci accolgono le persone. Stiamo girando tutta l’Italia facendo una campagna centrata sull’Europa che vogliamo: più sociale, più vicina ai bisogni delle persone. Un’Europa più giusta, dei diritti e dell’inclusione». Elly Schlein torna nella «sua» Emilia-Romagna per un tour elettorale insieme al governatore-candidato alle Europee Stefano Bonaccini e al candidato del Pse per la Commissione Ue, Nicolas Schmit. «Salvare la sanità pubblica» è la priorità del Pd, insiste la segretaria, che abbracciata a Bonaccini — dopo mesi di trattative e tensioni sulle liste per le Europee — prova a derubricare a gossip le divisioni nel partito: «Ogni tanto ci vogliono raccontare divisi, ma si vede che non ci conoscono».
Inizia dal centro internazionale Loris Malaguzzi, a Reggio Emilia, la giornata della segretaria dem, che tocca anche il campo di concentramento di Fossoli e Carpi, prima di concludersi in serata con un evento in piazza San Francesco a Bologna. «Io e Elly siamo qui insieme e saremo insieme, il Pd non è mai stato unito come in questo momento», assicura Bonaccini dal palco di Carpi, dove si presenta nelle vesti di capolista dem nella circoscrizione Nord Est. «Se siamo uniti noi — aggiunge al fianco dell’ex vicepresidente della Regione oggi segretaria del Pd — vedrete che sarà facile unire anche il centrosinistra». Il primo banco di prova per unire (e allargare) il centrosinistra sarà proprio l’Emilia-Romagna, dove la praticamente certa elezione di Bonaccini in Ue porterà a elezioni anticipate tra ottobre e novembre. Per il momento, però, ci si confronta con il proporzionale puro delle Europee. La gara è tutti contro tutti.
Anche per questo non si inseguono le battaglie dei possibili futuri alleati, come l’incandidabilità in Ue di parlamentari ed esponenti del governo proposta dal M5S. «Siamo concentrati sulla nostra campagna delle Europee. Rilancio con un’altra proposta, quella per il salario minimo», dice Schlein, che rivendica il ruolo di un Pd che mette «in cima alle priorità quello che ascoltiamo dalle persone. La prima è salvare la sanità pubblica — sottolinea — che stanno smantellando con questi tagli e con questa privatizzazione strisciante». Una battaglia che si giocherà attorno alla proposta di legge dem per «mettere molte più risorse sulla sanità pubblica, riuscire a fare le assunzioni e abbattere le liste d’attesa che preoccupano gli italiani».
«Non è possibile e non è giusto, né accettabile, dover aspettare un anno e mezzo per un banale esame come gastroscopia o mammografia. Questo vuol dire negare il diritto alla salute. La destra e Meloni portano avanti un disegno per cui si può curare solo chi è ricco — conclude la segretaria del Pd — noi invece pensiamo che il diritto alla salute vada garantito anzitutto a chi da solo non ha i mezzi per curarsi». E anche se su temi come il Jobs act la linea è la libertà di coscienza, Schlein non vuole sentire parlare di Pd diviso: «Noi preferiamo stare a discutere, se serve tutta una notte, per uscire compatti. Perché il nostro avversario sta dall’altra parte».