The Orb al Vox Club di Nonantola con dj set di Youth
Mancano dall’Italia da quasi dieci anni. I The Orb sono un duo inglese di elettronica applicata all’ambient e all’house, che stasera sono pronti a estasiare i propri fan al Vox Club di Nonantola per l’unica data italiana del tour europeo (ore 21.30, euro 30). Alex Patterson (la costante di tutte le varie formazioni della band) e Michael Rendall daranno corpo al mondo visionario che dagli anni Novanta contraddistingue i lavori discografici degli Orb. Un pianeta dove la psichedelia è al servizio della musica al silicio, che a sua volta è intrappolata negli inferi della ritmica tipica dell’acid house di Chicago. Suoni freddi che diventano bollenti appena toccano la pista dei dancefloor sparsi per il globo terracqueo. Tra i loro album più importanti da citare U.F.Orb del 1992, il disco che ha gettato i semi dell’ambient house, Pomme Fritz del 1994, quello della consacrazione e Orblivion del 1997, il lavoro della maturità. Negli anni Duemila gli Orb hanno stretto diverse collaborazioni anche altolocate, come quella nel 2010 con David Gilmour (Pink Floyd), realizzando l’album Metallic spheres, al progetto prese parte anche Youth (Killing Joke) che di fatto non è mai stato ufficializzato come componente degli Orb ma ha sempre gravitato vicino alla band. L’anno scorso quella esperienza è stata «aggiornata» con una nuova versione del disco intitolato Metallic spheres in colour. Sempre nel 2023 è stato pubblicato il nuovo lp Prism, che continua sul solco dei suoi predecessori. Tra le collaborazioni di Patterson da sottolineare quella con Lee «Scratch» Perry, stella del reggae, a dimostrazione dell’amore del musicista inglese per il dub. Tra le ultime produzioni, invece, nel 2016 è uscito Chill Out World, una sorta di seguito di Chill out dei KLF (1990). Il legame tra le due band è stato Jimmy Cauty, tra i fondatori di entrambi i progetti artistici. I KLF sono passati alla storia per il loro approccio punk alla musica elettronica e per un happening iconoclasta, documentato da un video, durante il quale hanno bruciato un milione di sterline. A completare la serata il djset di Youth (Martin Glover), bassista e fondatore dei Killing Joke, la band postpunk più violenta di sempre. L’omonimo album del 1980 ha fatto da spartiacque dando le nuove coordinate da seguire, influenzando di fatto le sonorità di tantissimi gruppi: Nirvana, Metallica, Primus, Jane’s Addiction, Soundgarden, Faith No More, Korn. The Orb e Killing Joke distanti in musica, vicini per attitudine.