Omaggio a Respighi La grande musica all’auditorium Manzoni
La seconda edizione del «Festival Respighi Bologna», senza considerare il numero zero, si aprirà il prossimo 22 settembre all’Auditorium Manzoni con l’Orchestra del Conservatorio Martini che eseguirà un brano ispirato a Respighi, selezionato fra gli elaborati dei giovani allievi compositori. E poi il «Concerto Dorico» di Respighi, di cui esisteva solo una versione manoscritta e incompleta, la cui orchestrazione è dovuta al compositore e violoncellista Giovanni Sollima, che lo eseguirà con la direzione di Donato Renzetti.
Il progetto partorito dal manager di spettacoli Maurizio Scardovi, appassionato di Respighi, e portato avanti da Musica Insieme, si snoderà dal 22 settembre all’1 ottobre, su festivalrespighi.it, con qualche anticipazione. Perché già domenica 9 giugno il festival dedicato al compositore bolognese, che lasciò Bologna a 34 anni, nel 1913, per trasferirsi a Roma, incrocerà in Piazza Maggiore il «Festival dei Portici». Con un concerto sinfonico gratuito, guidato dallo spagnolo Sergio Alapont, solista la violinista bolognese Laura Marzadori, primo violino di spalla dell’Orchestra della Scala di Milano. In programma una rarità come il «Concerto per violino in la maggiore P 49» di Respighi e un’antologia di grandi colonne sonore, omaggio a Riz Ortolani, Nino Rota ed Ennio Morricone. Altra tappa il 25 settembre al Teatro Duse, il gemellaggio con il «Festival Toscanini», protagonista la Filarmonica Toscanini guidata da Francesco Cilluffo con la violinista Francesca Dego. Il gran finale, martedì 1 ottobre nella Sala Bossi di quel Conservatorio dove Respighi studiò e si diplomò, con l’Orchestra Senzaspine diretta da Matteo Parmeggiani e due solisti come il chitarrista Eugenio Della Chiara e l’organista Andrea Macinanti. In programma la «Serenata per piccola orchestra» di Respighi, il «Concerto n. 1 per chitarra» di Castelnuovo-Tedesco e il «Concerto per organo op. 100» di Bossi. Un festival multidisciplinare, visto che affiancherà al poker di concerti la proiezione al Modernissimo di tre «chicche» della filmografia respighiana. Due rari cortometraggi degli anni ’40 e ‘50 che raffigurano le Fontane e i Pini di Roma così cari a Respighi, e «The Sound of Rome» con Sir Antonio Pappano. Oltre a una trasferta a metà luglio a Montese, nell’Appennino modenese, dove Respighi andava in villeggiatura, anche una nuova edizione in Sala Mozart del convegno internazionale curato dal musicologo Piero Mioli, con concerto finale. E la «Cena a Casa Respighi» al Museo della Musica, per svelare la personalità del compositore e della moglie Elsa in un’atmosfera conviviale. Con la regìa e la sceneggiatura di Gabriele Duma, due attori e due musicisti saranno gli alter ego dei protagonisti. In settembre uscirà poi la prima monografia italiana su Respighi negli ultimi 40 anni. Guardando infine al 2025, il prossimo anno il «Festival Respighi» si aprirà il 21 settembre con l’indiano Zubin Mehta, che guiderà per la prima volta l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.