Corriere di Bologna

Il direttore Dendievel: «Don Giovanni carattere immortale»

- Piero Di Domenico

Anemmeno trent’anni Martijn Dendievel, direttore d’orchestra cresciuto in una famiglia di musicisti e sul podio già a 11 anni, è ormai di casa a Bologna. Dove sarà anche il prossimo 6 giugno, al Manzoni per un concerto sinfonico con musiche di Suk e Busoni. Il 28enne direttore belga sarà alla guida dell’Orchestra del Teatro Comunale anche oggi alle 18, al Comunale Nouveau per la prima del nuovo allestimen­to del Don Giovanni. Firmato dal regista italo-sudafrican­o Alessandro Talevi e in programma fino al 31 maggio. Dopo Le nozze di Figaro nella scorsa stagione e in attesa del Così fan tutte nel 2025, dalla «Trilogia italiana», libretti di Lorenzo Da Ponte, viene estratto il dramma giocoso composto da Mozart quando aveva 31 anni.

«C’è una grande differenza - segnala Dendievel - fra le tre opere, per esempio ne Le nozze di Figaro le arie hanno più spazio, mentre nel Don Giovanni sembra quasi che Mozart fosse più sotto pressione nella composizio­ne, a livello di tempi». Nelle recite del 26, 28 e 30 maggio la figura di Don Giovanni sarà affidata al basso argentino Nahuel Di Pierro, con il basso Davide Giangregor­io come Leporello, il soprano Olga Peretyatko nelle vesti di Donna Anna, il tenore René Barbera in quelle di Don Ottavio, i soprani Karen Gardeazaba­l come Donna Elvira ed Eleonora Bellocci come Zerlina. Alternati rispettiva­mente con Vincenzo Nizzardo, Francesco Leone, Valentina Varriale, Annibal Mancini, Alessia Merepeza e Letizia Bertoldi, impegnati invece il 29 e 31 maggio. Don Giovanni è un personaggi­o immortale, conferma Dendievel, «universale e non legato solo al suo tempo, perché ci parla anche oggi. Un uomo che nasconde una sua fragilità, ma che appare sempre pronto a spingersi oltre ogni limite».

Reso nell’allestimen­to di Talevi anche grazie all’utilizzo di una specie di «portale del tempo», che gli consente di attraversa­re il tempo e lo spazio. Opera fondata su un mito letterario che già ai tempi di Mozart era ben consolidat­o, Il dissoluto punito o sia Il Don Giovanni, questo il titolo preciso, ritrae una società coesa nei valori condivisi, nella quale però l’immoralità del protagonis­ta diventa motore di tutta la vicenda.

Dopo il debutto a Praga nel 1787, venne realizzata un’ulteriore versione dell’opera per la rappresent­azione a Vienna del 1788 e oggi la tradizione ha fatto diventare prassi una forma che fonde entrambe le versioni. Dendievel confessa di trovarsi decisament­e a suo agio a Bologna, città che ama percorrere anche con le passeggiat­e notturne dopo gli spettacoli, sotto i portici. Così come con l’orchestra del Comunale: «Ci troviamo davvero molto bene, c’è un rapporto eccellente, la cosa davvero bella è che ci si “sente”. Per un direttore è un gran regalo poter suggerire di “sentire” i cantanti con la certezza che sarà proprio così, potendo concentrar­si al meglio sui passi dell’opera. Quella del Comunale è un’orchestra di musicisti curiosi, capaci di trovare tanti “colori” diversi in una composizio­ne musicale».

 ?? ?? nd
Protagonis­ti Bellocci e Di Pierro in scena
nd Protagonis­ti Bellocci e Di Pierro in scena

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy