M5s ottiene un primo sì da Lega e Pd
Presidenza della Camera
- Il Movimento 5 stelle strappa un sì a Pd e Lega sul metodo per le elezioni dei presidenti di Camera e Senato, lanciando anche un’opa (non ostile) sulla guida dell’assemblea di Montecitorio. I neo capigruppo, Giulia Grillo e Danilo Toninelli, hanno iniziato le “consultazioni” con tutte le altre forze politiche di buon mattino, partendo dal leghista Giorgetti, al quale i portavoce del cinquestelle hanno ribadito ciò che il capo politico Luigi Di Maio aveva detto mercoledì sera al telefono al leader del Carroccio, Matteo Salvini: le nomine di seconda e terza carica dello Stato si possono decidere in maniera «condivisa», ma non è il trailer di una possibile maggioranza di governo e soprattutto la presidenza della Camera spetta al M5s. Concetto ripetuto anche negli incontri successivi con il leader di Liberi e uguali, Pietro Grasso, il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, il suo coordinatore di segreteria, Lorenzo Guerini, e il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta. «Abbiamo parlato del metodo e presentato la nostra richiesta, come prima forza politica, vincitrice delle elezioni, di avere il presidente della Camera», ha spiegato Toninelli al termine delle «interlocuzioni», rivelando che al momento «nessuno ha detto no» alle proposte del Movimento, anche se «l’apertura da parte di Pd e Lega» è solo sul metodo, ha specificato il presidente dei deputati M5s, Giulia Grillo. Durante le “consultazioni” di ieri nomi non ne sono stati fatti: probabilmente usciranno nel corso dei prossimi incontri. «Siamo nella fase iniziale di condivisione di un percorso», ha proseguito infatti il capogruppo grillino al Senato.
Oltre alla guida delle assemblee parlamentari, la partita comprende anche i ruoli chiave nell’ufficio di presidenza della Camera e in Consiglio di residenza al Senato. «Riteniamo importante che anche alle altre forze politiche vengano garantite le cariche istituzionali per una loro adeguata rappresentanza - ha sottolineato sempre Toninelli -. Ci sono vice presidenti, tesorieri e segretari che svolgono funzioni molto importanti». Un modo, questo, per non scontentare nessuno e raccogliere così i frutti della condivisione al momento in cui dovrà essere scelto il successore di Laura Boldrini.
Infatti, iniziano a circolare i primi rumors sui possibili candidati alla guida di Montecitorio: all’interno del M5s si fanno sempre più insistenti le voci di un ballottaggio tra Riccardo Fraccaro, esponente della vecchia guardia, e la new entry Emilio Carelli, che ha lasciato il giornalismo per abbracciare la causa pentastellata. A favore del primo gioca l’esperienza maturata negli ultimi cinque anni all’opposizione, mentre l’ex direttore del tg di Sky sarebbe un volto nuovo, ma noto, spendibile coi media negli eventi ufficiali. In politica, però, i calcoli sono ’banditì, soprattutto in un periodo di impasse come quello attuale. Ma il percorso ora è avviato e il Movimento 5 stelle ha fatto la prima mossa puntando i paletti: adesso spetta agli altri ribattere. ◀