La Raggi e Zingaretti vanno a braccetto Forza Italia: “Nel Lazio prove di inciucio”
In un vertice romano sui temi del territorio sboccia l’intesa tra sindaca e governatore
- Dal “c’eravamo tanto odiati” ai sorrisi inaspettati in aula Giulio Cesare. Se a livello nazionale sembra esserci un muro tra M5s e Pd, a Roma va in scena un vertice «positivo» e con toni assai concilianti tra la sindaca capitolina Virginia Raggi e il governatore Nicola Zingaretti.
Si trattava del primo faccia dopo il voto e soprattutto dopo mesi di polemiche a distanza. Dalla cosiddetta guerra dell’acqua dell’estate scorsa alla bufera sulla casa abusiva assegnata allo zio del boss Spada a Ostia, passando per le divergenze sullo stadio della Roma, non sono mancati infatti i punti di scontro tra le due amministrazioni.
Ora però è scoppiato il sereno. «Abbiamo esplorato una serie di tematiche che erano sul tavolo da tempo: ambiente, riciclo dei rifiuti e trasporti. Sulla base di questo, cercheremo delle convergenze utili tanto a Roma e alla Regione Lazio», ha spiegato al termine dell’incontro durato circa un’ora Raggi.
A farle eco, seduto al suo fianco, anche Zingaretti, che ha sottolineato l’importanza di «una convergenza vera sull’idea di un ciclo di gestione dei rifiuti totalmente nuovo. Non ci sono idee contrastanti su temi come rifiuti e ambiente. Ma ci occuperemo anche di crisi aziendali come Pagine Gialle e Askanews». Porte aperte al confronto anche per le tre ferrovie ex concesse, Roma-Lido, Roma-Giardinetti e la affollatissima Roma-Viterbo.
In attesa di vedere i primi risultati concreti di questo nuovo asse, è possibile ipotizzare le due direttrici: da un lato la Pisana potrebbe avere maggiore “sostegno” in consiglio regionale (dove i voti sono insufficienti), mentre i pentastellati punterebbero ad avere meno barriere burocratiche sul alcuni temi, ad esempio sui progetti collaterali al dossier Tor di Valle.
Itanto c’è a chi non piace il dialogo instauratosi tra la sindaca di Roma e il riconfrmato governatore della Pisana.
«Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle scoprono le carte. L’accordo siglato i dal governatore senza maggioranza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma Virginia Raggi è il più evidente segnale di quello che i 5 stelle di una volta avrebbero chiamato inciucio. L’accordo tra il governatore e la sindaca arriva con un tempismo che non può passare inosservato a chi, nell’ultimo anno, ha assistito alla capitolazione dell’amministrazione della Capitale e della Regione. In tale ottica le stesse candidature di disturbo nella corsa per la regione Lazio appaiono oggi funzionali a un preciso disegno di accordo tra sinistra Pd e M5s. Un accordo che oltre a tradire i valori del Movimento 5 Stelle tradisce il voto di tutti quei moderati che non avrebbero mai votato Pd sapendo dell’ eventualità di un accordo organico con i grillini». Lo scrive in una nota Deborah Bergamini, deputata e responsabile Comunicazione di Forza Italia. ◀