Corriere di Rieti

La Raggi e Zingaretti vanno a braccetto Forza Italia: “Nel Lazio prove di inciucio”

In un vertice romano sui temi del territorio sboccia l’intesa tra sindaca e governator­e

- Di Alessandro Banfo

- Dal “c’eravamo tanto odiati” ai sorrisi inaspettat­i in aula Giulio Cesare. Se a livello nazionale sembra esserci un muro tra M5s e Pd, a Roma va in scena un vertice «positivo» e con toni assai conciliant­i tra la sindaca capitolina Virginia Raggi e il governator­e Nicola Zingaretti.

Si trattava del primo faccia dopo il voto e soprattutt­o dopo mesi di polemiche a distanza. Dalla cosiddetta guerra dell’acqua dell’estate scorsa alla bufera sulla casa abusiva assegnata allo zio del boss Spada a Ostia, passando per le divergenze sullo stadio della Roma, non sono mancati infatti i punti di scontro tra le due amministra­zioni.

Ora però è scoppiato il sereno. «Abbiamo esplorato una serie di tematiche che erano sul tavolo da tempo: ambiente, riciclo dei rifiuti e trasporti. Sulla base di questo, cercheremo delle convergenz­e utili tanto a Roma e alla Regione Lazio», ha spiegato al termine dell’incontro durato circa un’ora Raggi.

A farle eco, seduto al suo fianco, anche Zingaretti, che ha sottolinea­to l’importanza di «una convergenz­a vera sull’idea di un ciclo di gestione dei rifiuti totalmente nuovo. Non ci sono idee contrastan­ti su temi come rifiuti e ambiente. Ma ci occuperemo anche di crisi aziendali come Pagine Gialle e Askanews». Porte aperte al confronto anche per le tre ferrovie ex concesse, Roma-Lido, Roma-Giardinett­i e la affollatis­sima Roma-Viterbo.

In attesa di vedere i primi risultati concreti di questo nuovo asse, è possibile ipotizzare le due direttrici: da un lato la Pisana potrebbe avere maggiore “sostegno” in consiglio regionale (dove i voti sono insufficie­nti), mentre i pentastell­ati punterebbe­ro ad avere meno barriere burocratic­he sul alcuni temi, ad esempio sui progetti collateral­i al dossier Tor di Valle.

Itanto c’è a chi non piace il dialogo instaurato­si tra la sindaca di Roma e il riconfrmat­o governator­e della Pisana.

«Il Partito democratic­o e il Movimento 5 Stelle scoprono le carte. L’accordo siglato i dal governator­e senza maggioranz­a della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma Virginia Raggi è il più evidente segnale di quello che i 5 stelle di una volta avrebbero chiamato inciucio. L’accordo tra il governator­e e la sindaca arriva con un tempismo che non può passare inosservat­o a chi, nell’ultimo anno, ha assistito alla capitolazi­one dell’amministra­zione della Capitale e della Regione. In tale ottica le stesse candidatur­e di disturbo nella corsa per la regione Lazio appaiono oggi funzionali a un preciso disegno di accordo tra sinistra Pd e M5s. Un accordo che oltre a tradire i valori del Movimento 5 Stelle tradisce il voto di tutti quei moderati che non avrebbero mai votato Pd sapendo dell’ eventualit­à di un accordo organico con i grillini». Lo scrive in una nota Deborah Bergamini, deputata e responsabi­le Comunicazi­one di Forza Italia. ◀

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Ai vertici di Regione Lazio e Comune di Roma Nicola Zingaretti e Virginia Raggi

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