Il piano anti-Zingaretti non convince il centrodestra
L’ipotesi dimissioni di massa e nuove elezioni sostenuta in queste ore dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi
Un piano contro Zingaretti per farlo cadere prima ancora di iniziare il suo secondo mandato da governatore del Lazio: dimissioni di massa e nuove elezioni. Tra gli artefici di questo pianto anche il battagliere sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi il quale starebbe considerando l'ipotesi di dimissioni di massa o di sfiducia in aula al presidente Zingaretti: “Se tutte le opposizioni sono compatte, se hanno presentato un programma alternativo a quello del presidente, mi sembra logica la “sfiducia”. Altrimenti la Regione non sarebbe governabile in queste condizioni”. Lo schema immaginato da Pirozzi è raccogliere le firme dei consiglieri dimissionari prima dell' elezione del presidente del Consiglio, eleggerlo e poi consegnargliele il giorno stesso o alla seduta successiva”. Anche nel centrodestra reatino si ragiona sulla clamorosa idea delle dimissioni di massa di tutti i consiglieri regionali di minoranza per costringere l'Ente al ritorno alle urne e quindi disarcionare Zingaretti. Un'ipotesi vista però con grande scetticismo nel Reatino dove sembrano crederci davvero in pochi. Intanto si continua a ragionare sui mesi precedenti alle elezioni. Il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, ci è andato giù duro contro il centrodestra regionale per come ha gestito la vicenda. “Sono indignato - ha detto nel corso di una trasmissione sull’emittente locale Rtr -. Avevo avvertito tutti che sarebbe stato grave consacrare Zingaretti come il primo presidente del Lazio in grado di farsi rieleggere per un secondo mandato, cosa mai accaduta nella nostra Regione. E invece la cialtroneria, l'incapacità e la sciatteria di alcuni del centrodestra ha permesso questo. Io sono di centrodestra ma sono un uomo libero e per questo ribadisco che per vincere tranquillamente sarebbe bastato che il centrodestra avesse curato il rapporto con l’altro candidato Sergio Pirozzi, che non è un delinquente, è una persona per bene e un buon amministratore”. Nel centrosinistra ci si aggrappa al risultato delle Regionali per ripartire, considerando la sostanziale differenza di consenso raccolto rispetto alle politiche. Questa sera il Pd riunisce il direttivo provinciale per la prima analisi del voto, con una relazione introduttiva del segretario provinciale Antonio Ventura e i successivi interventi dei dirigenti, a partire dal riconfermato deputato Fabio Melilli e dall'assessore regionale uscente Fabio Refrigeri. Ma ci sarà da ascoltare con attenzione anche il presidente della
◤ Cicchetti attacca i suoi per l’esito delle elezioni nel Lazio. Il Pd ha convocato il direttivo provinciale ◢
Provincia, Giuseppe Rinaldi e il candidato uscito sconfitto - nonostante l’ottima performance - dalle urne Paolo Anibaldi, invitato alla riunione. ◀