“Il Cicolano tra castelli, monasteri e pievi”
Domani l’incontro al museo archeologico
▶ BORGOROSE
Domani il Museo Archeologico Cicolano di Borgorose ospiterà Tersilio Leggio, vicepresidente del Centro Europeo di Studi Agiografici di Rieti, storico medievista, autore di numerosi saggi sulla Sabina e il Reatino; profondo conoscitore dei fenomeni insediativi che segnarono la Valle del Salto nei primi secoli del Medievo. La conferenza si terrà alle ore 17 al Mac avrà come tema “Il Cicolano tra castelli, monasteri e pievi rurali (X-XIII secolo)” e riguarderà soprattutto una delle trasformazioni che più ha connotato il territorio di ieri e il paesaggio di oggi: l’incastellamento iniziato nel X secolo. Furono di certo le prime incursioni dei Saraceni, stanziati per alcuni decenni nella Valle del Salto prima dell’inizio del nuovo Millennio, ad accelerare il mutamento delle vecchie forme insediative del territorio. Ai villaggi sparsi legati al fitto reticolo di pievi e di cappelle si aggiunsero presto rocche di fondazione signorile governate dai nuovi rappresentanti del potere laico: i conti di Rieti ed alcune consorterie locali. Oltre alla loro presenza dominante contribuirono alla riconfigurazione insediativa, seppur marginalmente, sia i monasteri benedettini presenti - come Farfa, S. Salvatore Maggiore e S. Pietro in Valle - sia i vescovi di Rieti. Tra il XII e il XIII secolo, il susseguirsi degli stanziamenti dei Normanni, degli Svevi e degli Angioini altera nuovamente il quadro politico della zona. ◀