Beppe Grillo in un anno sei volte più ricco
I redditi dei potenti
- Il senatore a vita Renzo Piano per ciò che riguarda i parlamentari e la ministra Valeria Fedeli in fatto di esponenti dell’esecutivo sono gli esponenti politici più ricchi del 2017. A certificarlo è la pubblicazione dei dati relativi alla dichiarazione dei redditi di chi occupa un posto nelle stanze dei bottoni dei Palazzi romani. E’ su di loro, inutile negarlo, che si concentra l’attenzione di tutti visto e considerato il distacco, anche dal punto di vista dei guadagni, che i cittadini avvertono rispetto a coloro che hanno eletto. Renzo Piano, dunque, è il senatore con il reddito più alto, anche se redditi (e tasse) sono soprattutto francesi. Sul suo conto corrente devono essere arrivati i pagamenti per la cittadella giudiziaria di Parigi, che ospiterà avvocati e magistrati d’Oltralpe. Piano, 80 anni compiuti proprio nel 2017, può vantare un reddito di 2.990.294 euro tra introiti francesi (2.640.820) e italiani (349.474).
I Paperoni del Parlamento
Degna di nota, alla categoria “Paperoni” anche la posizione dell’ex ministro Giulio Tremonti, che nel 2017 ha dichiarato 2.111.533. L’avvocato Niccolò Ghedini, senatore di Forza Italia e gran maestro delle manovre berlusconiano, può vantare 1.623.533 euro di reddito grazie soprattutto alle sue parcelle.
Fedeli la più ricca del governo
Per quanto riguarda l’esecutivo in carica, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli (182.016 euro) è la più ricca del governo Gentiloni. La più “povera” è invece la collega della Salute Beatrice Lorenzin (91.888). Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, dichiara 166.264 euro. La titolare del dicastero dei i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, si attesta a 151.672 euro, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, a 122.457 euro, mentre il presidente del consiglio Paolo Gentiloni si attesta a quota 107.401 euro. La sottosegretaria alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi, al centro di polemiche, attacchi e veleni legati allo scandalo BancaEtruria, ha chiusi il 2017 con un imponibile di 95mila euro. Renzi, Grillo e i sospesi
L’ex capo politico del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, ha dichiarato un reddito imponibile di 420.807 euro, quattro volte quello dell’ex pèremier Matteo Renzi, dimessosi dopo le elezioni da segretario del Partito democratico, che l’anno scorso ha dichiarato entrate per 107.100 euro. A proposito del padre fondatore del partito vincitore delle elezioni del 4 marzo, salta agli occhi il poderoso balzo in avanti compiuto nel giro di un anno in fatto di redditi: nel 2016 Beppe Grillo aveva dichiarato 71.957 euro, quasi sei volte di meno. Particolare curioso quello relativo ai deputati del Movimento 5 stelle sospesi o espulsi per non aver versato la quota al fondo per il microcredito, che insieme superano i 400mila euro annui. All’appello, comunque, manca la dichiarazione patrimoniale di Andrea Cecconi, che dovrà essere disponibile da lunedì prossimo, per legge. Nel dettaglio invece, per ciò che riguartda la dichiarazione dei redditi, Ivan Della Valle ha guadagnato 98.471 euro nel 2017, mentre Girolamo Pisano 109.487, Silvia Benedetti 98.471,04 ed Emanuele Cozzolino 97.819. L’altra deputata citata tra i “morosi” lo scorso 14 febbraio, Giulia Sarti, infine, ha dichiarato 98.471.
I nuovi leader
Di Maio e Toninelli
Il capo politico e candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha dichiarato redditi nel 2017 per 98.471,04 euro.
Dei suoi nuovi capigruppo, al momento, si conosce la documentazione patrimoniale del solo Danilo Toninelli, che guiderà la squadra pentastellata al Senato, il quale ha dichiarato un reddito imponibile di 94.086 euro. ◀